Amadeus: «Ascolti bassi sul Nove? Sapevo sarebbe andata così, serve tempo»
“Chissà chi è” non esordisce al meglio, ma il conduttore non si abbatte. E a chi lo attacca per il passaggio a Discovery: «Certe scelte sono personali»Amadeus (Ansa)
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L’esordio di “Chissà chi è”, il game show di Amadeus dopo il passaggio al Nove, non è stato dei migliori. Ma il conduttore di Ravenna non si lascia buttare giù.
«Noi facciamo televisione e gli ascolti sono assolutamente importanti – ha detto ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa, altra trasmissione migrata sul canale di Discovery -. Ma in una trasmissione che è quotidiana o settimanale, quando tu inizi hai la consapevolezza, lo sapevo che sarebbe andata così. Io sono in onda da 14 giorni, ho un contratto di quattro anni. Quando si inizia un percorso è come fare un viaggio nuovo, quindi è giusto dare il tempo a una trasmissione di rodare e di far sapere alle persone che sono qua».
«Non sono sorpreso, in conferenza stampa avevo detto che speravo di partire dal 3% ed è la verità» ha aggiunto Amadeus.
Poi si rivolge direttamente a chi lo attacca: «La gente che mi sta attaccando violentemente per il passaggio al Nove non capisce che certe scelte sono personali. Io ho 62 anni, ho fatto delle cose belle e poi arrivi a un punto in cui hai voglia di sperimentare. Io sono un irrequieto, chi mi conosce lo sa».
Amadeus ha debuttato il 22 settembre nell'access con “Chissà chi è”, il game show basato sul format americano Identity, in cui una coppia di concorrenti deve abbinare correttamente le 8 identità in pedana alle 8 attività proposte sul tabellone. A ottobre tornerà con “La Corrida”, lo storico programma della tv italiana che fu ideato dal fuoriclasse Corrado.
(Unioneonline/D)