Ad Arzachena “Ferdinando”: «Dramma che mescola storia, crudeltà e desiderio»
Un’opera ambientata nel 1870, nell’ex Regno delle Due Sicilie, nel napoletano, nei primi anni dell’unificazione italianaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Siamo oggi, martedì 15 aprile, all’ultimo spettacolo teatrale della stagione, organizzato dall’AMA Auditorium Multidisciplinare Arzachena, con la messa in scena di “Ferdinando”, di Annibale Ruccello, questa sera alle ore 21:00.
Ambientato nel 1870, nell’ex Regno delle Due Sicilie, nel napoletano, nei primi anni dell’unificazione italiana. Il regista Arturo Cirillo (oggi tra i registi teatrali italiani più affermati e acclamati), con Sabrina Scuccimarra – Anna Rita Vitolo – Arturo Cirillo – Riccardo Ciccarelli, scrivono gli organizzatori, «porta in scena il capolavoro di Annibale Ruccello, Ferdinando, un dramma che mescola storia, crudeltà e desiderio in una vicenda senza tempo».
Ferdinando, scrivono sempre gli organizzatori, «non è solo un dramma storico ma un racconto sull’ambiguità dell’animo umano, sulle proiezioni dei desideri e sulla solitudine di chi, prigioniero delle proprie illusioni, cerca disperatamente una via di fuga. Con un cast straordinario e una narrazione che fonde ironia e tragedia, lo spettacolo offre al pubblico un’esperienza coinvolgente e potente, capace di emozionare e far riflettere».
Le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le musiche di Francesco De Melis, le luci Paolo di Manti.