Il 15 marzo del 1943 nasce a Toronto, in Canada, David Cronenberg, tra i registi più visionari del cinema contemporaneo.

In bilico tra orrore e fantascienza, il cineasta e produttore è considerato il padre del «body horror». Tra i temi centrali dei suoi film infatti c’è quello della mutazione e contaminazione del corpo, che spesso si intreccia con quello della tecnologia, dell’uomo-macchina, del progresso scientifico e della malattia. Ha esordito dietro la macchina da presa nei primi anni settanta, con pellicole indipendenti come «Il demone sotto la pelle» e «Rabid - Sete di sangue».  

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Con «La zona morta» (1983) invece ha portato al cinema un celebre racconto di Stephen King. La sua pellicola più celebre è però «La mosca» del 1987  liberamente ispirata a «La metamorfosi» di Kafka –, vincitrice di un Oscar per il miglior trucco. 

In anni più recenti si è dedicato anche a progetti ad alto budget come «A History of violence» del 2005, interpretato da Viggo Mortensen, sulle radici violente dell’America, e «A dangerous method» sulla storia del rapporto tra Freud e Jung. Nel 2018 ha vinto il Leone d’oro alla carriera. Il suo ultimo lavoro, «Crimes of the Future», è uscito nel 2022 ed è stato presentato al Festival di Cannes.

(Ansa)
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(Unioneonline/F)

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