Il 14 marzo del 1933 nasceva a Chicago Quincy Jones, uno tra i più noti produttori discografici americani, che ha influenzato – come nessun altro – la storia della black music. 

Durante i suoi oltre quasi sessant’anni di carriera, è stato musicista (suona la tromba da quando era adolescente), compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra, oltre che attore in tv e al cinema. Ha vinto 26 Grammy. Il nome di Jones è legato a quello di Michael Jackson: è stato produttore del suo «Thriller» – l’album più venduto della storia, uscito negli Usa il 30 novembre 1982 – e di uno dei suoi singoli più famosi, «We are the world», scritto con Lionel Richie per un progetto benefico per la raccolta di fondi per le vittime delle carestie in Africa. Un successo planetario.

Insieme a Michael Jackson (Ansa)
Insieme a Michael Jackson (Ansa)
Insieme a Michael Jackson (Ansa)

Ha lavorato con artisti del calibro di Frank Sinatra, Ray Charles, Miles Davis, Barbra Streisand e Charles Aznavour. Per il cinema ha firmato la colonna sonora del film denuncia contro il razzismo «Il colore viola» di Steven Spielberg, candidato a 11 premi Oscar. Produsse due dischi anche in Italia: arrangiò il 45 giri «Cara fatina/Lettera a Pinocchio» di Tony Renis e il singolo «Non preoccuparti/Adesso ricomincerei» di Lara Saint Paul.

(Ansa)
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(Unioneonline/F)

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