Applausi convinti ieri sera a Cagliari per il giovane direttore Diego Ceretta. Venticinque anni, milanese, è stato il grande protagonista al Lirico con un concerto sulle partiture di Smetana, Sibelius e Čajkovskij.

Ceretta, al debutto sul podio del capoluogo sardo, ha condotto gli spettatori in un itinerario partito dalla Repubblica Ceca sulle note de "La Moldava", che accompagnano lo scorrere del fiume, quindi le "incantevoli immagini dell'inverno russo" della Prima Sinfonia di Čajkovskij, e poi la potenza drammatica de "La regina prigioniera" di Sibelius.

Ceretta ha offerto una lettura profonda e attenta dei brani con un equilibrio perfetto delle diverse sezioni orchestrali.

"Ho trovato un'orchestra molto preparata e di grande virtuosismo. Estremamente disponibile a lavorare su dettagli e sulla tavolozza di colori che riesce a offrire questo programma musicale - ha spiegato Ceretta - spartiti di rara bellezza che offrono ampio spazio all'immaginazione".

Il pubblico, ancora sistemato tra le due logge, ha potuto apprezzare la sua maestria anche grazie a uno schermo sistemato sul fondo del palco, che ampliava la sua immagine. Da lunedì il decreto ministeriale prevede la capienza del 100% per i teatri.

"Per quanto riguarda il Teatro Lirico c'è ancora un problema tecnico legato alla sicurezza dei lavoratori da risolvere prima di poter tornare alla piena capienza", precisa però il sovrintendente Nicola Colabianchi. “Già dal prossimo concerto, quello del 22 ottobre, il pubblico potrebbe tornare in platea, ma dobbiamo al momento rinunciare alle prime dieci file, occupate dalla pedana, necessaria per poter rispettare il distanziamento tra i componenti dell'orchestra. A tal riguardo siamo in attesa di indicazioni normative". 

(Unioneonline/v.l.)

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