Un tumore occupava un quarto del cervello di una bimba di 18 mesi, comprimendo l'ipofisi e mettendo a rischio la sua vita. Ma l'équipe di neurochirurghi dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia) è riuscita ad asportarlo e oggi la piccola sta meglio ed è in attesa di essere dimessa.

Protagonista dell’eccezionale intervento una bimba georgiana, arrivata in Italia grazie ad un intervento umanitario autorizzato dalla Regione Puglia. E scongiurato il pericolo di morte, adesso per la piccola si aprono nuove possibilità di vita: nei prossimi giorni sarà dimessa, non prima di aver individuato un centro di riabilitazione di elevata specializzazione, che si dunque idoneo a proseguire le cure di un caso così complesso.

LA DIAGNOSI – La piccola è arrivata alla Casa Sollievo della Sofferenza in seguito a una risonanza magnetica eseguita in Georgia per una presunta difficoltà visiva: l'esame aveva purtroppo evidenziato un voluminoso tumore al cervello.

"Dopo un'attenta fase di studio e di valutazione dei pro e dei contro - spiega Leonardo Gorgoglione, che dal 2019 dirige l'Unità di Neurochirurgia della Casa Sollievo - abbiamo deciso di operare subito per scongiurare il pericolo di morte certa, a causa dell'effetto di compressione che la massa tumorale esercitava sul cervello”.

L’INTERVENTO – "È stato un intervento molto complesso – prosegue - durato circa 10 ore: il tumore aveva modificato la struttura anatomica del cranio e del cervello, partiva dall'ipotalamo e coinvolgeva il punto nodale della vascolarizzazione del cervello. Abbiamo rimosso una massa tumorale di sei centimetri per cinque".

Dall'esame istologico il tumore asportato è risultato un astrocitoma pilocitico di primo grado, un tumore benigno e raro ma più frequente nei bambini, con una incidenza di 1 su 200.000 all'anno.

(Unioneonline/v.l.)

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