«L'apertura della vaccinazione a tutte fasce di età darà un impulso determinante al piano e la possibilità di ricevere le dosi anti covid negli ambulatori dei medici di famiglia e nelle farmacie consentirà di completare in tempi più rapidi l'immunizzazione».

Il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù osserva l'andamento della più grande campagna di sanità pubblica della storia. «La velocità con cui procede la copertura vaccinale, ci fa ben sperare. Oggi quasi 12milioni di italiani, il 20%, ha ricevuto le due dosi. L'83% degli over ottanta è protetto».

Quando sarà raggiunta l'immunità di gregge?

«L'immunità di gregge non può riguardare i singoli Paesi a causa dei viaggi e dei continui spostamenti. Sarà raggiunta quando i vaccini potranno essere disponibili per tutti».

Che cosa fare per assicurare i vaccini a tutti i Paesi?

«Nel breve periodo bisogna sostenere CoVax, la collaborazione globale che ha l'obiettivo di accelerare l'accesso equo a test diagnostici, terapie e vaccini contro il Covid. Sia i Paesi che le aziende per mitigare l'impatto della pandemia devono favorire quindi la cessione e la donazione di vaccini, garantendo in particolare la protezione degli operatori sanitari e di chi è più a rischio».

Sulle vaccinazioni in vacanza qual è il suo punto di vista? «Concordo con il generale Figliuolo quando invita gli italiani a fissare le vacanze in funzione dell'appuntamento vaccinale rispettando quindi l'intervallo tra la prima e la seconda somministrazione ed evitando di creare disagi nell'organizzazione dei punti di somministrazione locale».

I vaccini ai giovanissimi?

«Lo studio sui cui si basa l'estensione ha dimostrato che il vaccino ha un'efficacia molto elevata, con un tasso compreso tra il 75% e il 100%. Il profilo di sicurezza è risultato simile a quello delle altre fasce di età».

Tanti no vax continuano a fare resistenza.

«Alcuni studi hanno mostrato che le notizie negative sugli effetti collaterali dei vaccini creano dei fenomeni di"isteresi", cioè innescano delle reazioni di rifiuto difficili da eradicare. Ecco perché, in questo periodo, occorre favorire la diffusione di informazioni chiare sugli aspetti positivi della vaccinazione evidenziandone anche l'importanza per la protezione della popolazione più fragile».

Molti medici sono no vax.

«Mi stupisce che a manifestare opposizione siano gli operatori sanitari che dovrebbero conoscere i vantaggi legati all'immunizzazione. È stato dimostrato che le persone tendono a fidarsi dei vaccini se si fidano anche della scienza in generale e che la correlazione è più forte quando esiste un consenso a livello nazionale sul fatto che la scienza e gli scienziati siano affidabili. Il nostro Paese quindi deve avere più fiducia nelle capacità della scienza».

Quando riusciremo a liberarci del Covid?

«Questo virus sta diventando endemico. La pandemia finirà quando tutti i Paesi avranno a disposizione i vaccini. Al momento stiamo assistendo allo spostamento del virus verso altri Paesi e questo è un argomento che ci deve riguardare sia dal punto di vista medico che dal punto di vista strettamente etico».

Quando la terza dose per chi ha completato il ciclo vaccinale? «Si sta studiando la durata della risposta immunitaria. Potrebbe essere richiesto un richiamo per tutti o per fasce di popolazione specifiche. Ogni decisione sarà presa in base a dati certi che si renderanno via via disponibili in seguito alla vaccinazione di massa». La previsione per i prossimi mesi?

«I numeri dei contagi, dei ricoveri e dei decessi continuano a scendere. La campagna vaccinale procede e quindi sono ottimista, ma nel frattempo bisogna continuare a mantenere comportanti prudenti e osservare le precauzioni».

Massimiliano Rais

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