Per la prossima campagna vaccinale contro l'influenza si stima un incremento del 50% nel numero di vaccini, per un totale di oltre 1,2 milioni di dosi. Con un rischio, che non è però da poco: e cioè che queste dosi non siano disponibili in farmacia.

A lanciare l'allarme è Federfarma, secondo cio c'è la "sostanziale impossibilità dalle aziende farmaceutiche di cedere alle farmacie dosi vaccinali, perché la produzione è stata assorbita dalle richieste delle Regioni, i cui acquisti sono aumentati in media del 43% circa, con picchi anche superiori al 100%, rispetto alla stagione 2019-2020".

"Questo - osserva Marco Cossolo, presidente di Federfarma - significa che, in assenza di un canale capillarmente diffuso e facilmente raggiungibile da tutti, quale è la farmacia, molti cittadini, appartenenti soprattutto alla fascia attiva della popolazione e quindi sottoposti a un maggior rischio di contagio, si troverebbero nell'impossibilità di vaccinarsi".

Cossolo ribadisce come il prossimo autunno la vaccinazione antinfluenzale sarà fondamentale per agevolare la diagnosi di Covid-19 e gestire i casi sospetti, soprattutto considerando l'attuale ripresa dell'epidemia e vaccinare oltre le persone a rischio, la maggior parte della popolazione attiva per evitare il congestionamento della sanità territoriale.

"Le farmacie sono pronte a distribuire i vaccini messi a disposizione dal Ssn secondo termini e modalità da stabilire, anche per conto delle Amministrazioni regionali che vorranno renderli disponibili" continua il presidente di Federfarma. Inoltre, Federfarma insieme a Fofi (Federazione ordini farmacisti italiania) e alla Fondazione Cannavò promuove i corsi offerti dall'Utifar (Unione tecnica italiana farmacisti 2000) per formare i farmacisti a somministrare direttamente i vaccini ai cittadini. "Federfarma chiede l'adozione di un provvedimento legislativo che abiliti espressamente il farmacista a inoculare i vaccini, come già avviene in molti Paesi dell'Unione Europea - conclude Cossolo - anche nell'ottica di future campagne vaccinali anti-Covid. Peraltro molte farmacie sono anche strutturate per consentire, nei propri locali, la somministrazione del vaccino da parte di un infermiere".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata