Il pesce da preferire è quello fresco, pescato e di piccola taglia. Pur avendo caratteristiche nutrizionali non troppo divergenti da quello surgelato, ha invece consistenza e sapore unici. È doveroso sottolineare come spesso, ciò che troviamo nei banchi del supermercato descritto come fresco, abbia in realtà qualche giorno di “vita”. Bisogna infatti considerare, soprattutto per chi non abita in zone marine, i tempi di trasporto, distribuzione ed elaborazione dell’alimento.

Per quanto riguarda il pesce surgelato, se la surgelazione, la conservazione a freddo e il successivo scongelamento vengono eseguiti correttamente, essi permettono di minimizzare i cambiamenti nell’aspetto, nella struttura e nel sapore del pesce. Al contrario, se i vari passaggi sono stati fatti male, lucentezza, colore, consistenza e sapore del pesce ne risultano pesantemente condizionati.

Ad ogni modo, se si decide di comprare quest’ultimo tipo di alimento, è fondamentale osservare attentamente la confezione e assicurarsi che non sia strappata o manomessa in alcun modo; bisogna inoltre prestare attenzione ad eventuali cristalli di ghiaccio che si possono formare all’interno della confezione o, addirittura, alle macchie o ancora parti scolorite sul pesce stesso: questi sono segni che il processo di surgelazione o conservazione non sono stati effettuati in maniera ottimale.

Dottor Pietro Senette – Nutrizionista

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