Irrompe in Consiglio regionale il caso del concorso per diventare referendario di Tribunale amministrativo al quale, secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal Fatto Quotidiano, è iscritto Christian Solinas.

“Spero che il presidente della Regione stia studiando, che sia impegnato in uno studio matto e disperatissimo”, ha detto Massimo Zedda (Progressisti) in Aula, mentre si discute l’assestamento di bilancio per l’esercizio 2021.

“Un presidente di Regione che si candida a un concorso pubblico mentre è presidente in carica – ha aggiunto – chi ha amministrato lo sa: sono tante le cose da fare che non si ha nemmeno il tempo di rispondere alla propria madre”. Invece, “c’è chi trova il tempo di studiare, e mica il bilancio della Regione, o il modo per riuscire a dare un sostegno a coloro che soffrono, o come sbloccare l’economia sarda in una situazione drammatica”. No, ha continuato Zedda, “si trova il tempo per studiare per se stessi, per avere un posto fisso. Davvero un capolavoro”. Inoltre, “chi conosce quei concorsi sa che ci vogliono mesi e mesi di studio".

"Ma la verità,  - ha concluso Zedda - è che il presidente della Regione si è circondato degli insegnanti di ripetizione. Quando va in ufficio trova un ex magistrato del Tar, e presidente di sezione (il nuovo segretario generale della Regione Francesco Scano ndr.). Vi sembra normale? Non avete nulla da dire? Nessun imbarazzo?”.

Roberto Murgia

LA REPLICA DI SOLINAS

Dura la replica del governatore sardo: “L'unica cosa imbarazzante è la sua pochezza, politica e didattica. D'altro canto, politicamente ha perso sonoramente le elezioni, mentre per lo studio gli consiglierei di trovare un po' di tempo tra i suoi molteplici impegni: ne trarrebbe certamente grande giovamento. Quanto a me, non avendo particolare consuetudine a fare vita mondana e frequentare bar e locali fino a tarda notte, utilizzerò anche quel tempo risparmiato, continuando ad impegnarmi con limpidezza e serenità nel mio ruolo istituzionale, leggendo e studiando senza sosta, memore dell’esempio di numerosi e valorosi uomini che nel perseguire l’interesse generale si sono dedicati ad accrescere senza sosta le proprie competenze con lo sguardo sempre proteso al perseguimento del fine pubblico. E certo non provo imbarazzo, semmai profondo e grande orgoglio nell’avere la possibilità di confrontarmi e lavorare al fianco di grandi uomini che hanno deciso di mettere a disposizione la loro professionalità e competenza al servizio dei Sardi e della Sardegna”.

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