Opposizione all’attacco della giunta Solinas dopo il boom di contagi Covid in Sardegna, tornati a superare quota 500 (I dati). 

“Era il 18 luglio - si legge in una nota dei Progressisti, che hanno anche presentato un’interrogazione in consiglio regionale - quando il presidente della Regione parlò dell'imminente ordinanza, da firmare in giornata, per ripristinare i controlli Covid sui passeggeri in arrivo nei porti e negli aeroporti dell'isola. Da allora niente, se non l'aumento del tasso di incidenza del virus, nuovi focolai senza tracciamento, i pronto soccorso intasati, la riapertura dei reparti dedicati in diverse strutture dell'isola, i dati più alti in Italia per diffusione del virus: neanche di fronte a questo si è attivato qualcosa".

"Siamo passati dalla pantomima sul passaporto sanitario dell'estate scorsa al 'liberi tutti' incontrollato di quest'anno - continuano i Progressisti - e il presidente pensa alla propria ricandidatura nel 2024. Tutto legittimo, se nel frattempo fossero state messe in campo le misure per difendere l'isola dalle varianti del virus: invece no, i controlli nei porti e negli aeroporti tanto sbandierati sono stati attivati quando il flusso di passeggeri era ancora ininfluente".

"A fronte di questa inerzia - concludono i Progressisti - vogliamo sapere per quali motivi il presidente non abbia dato seguito alle dichiarazioni rilasciate nel mese di luglio, che annunciavano l'emanazione di una nuova ordinanza regionale per ripristinare i controlli anticovid negli scali portuali e aeroportuali in Sardegna nel corso dell'attuale stagione estiva. I numeri, ma soprattutto la situazione nei pronto soccorso e negli ospedali, con spostamenti di personale verso i reparti covid, avrebbero richiesto una presa di posizione decisa". 

IL PD – Dura presa di posizione anche da parte del Partito Democratico. “Mentre la Sardegna brucia e non solo in senso letterale, anche sul versante Covid registriamo non pervenute misure di controllo e di governo per gestire la situazione ed evitare i contagi”, commenta l’esponente dem Rossella Pinna. “Zero disposizioni regionali, zero controlli nei porti e negli aeroporti (dal passaporto sanitario per entrare nell'Isola, a liberi tutti). E intanto il sistema di tracciamento è in tilt e se le strutture sanitarie sono ancora in grado di reggere l'urto non significa che non siano in difficoltà”.  “L’irresponsabilità individuale e l’evidente indifferenza verso le conseguenze da parte delle istituzioni regionali rendono vita facile al virus, così come la renderanno difficilissima a noi tutti”, prosegue Pinna. “Per questo fa specie leggere oggi le dichiarazioni del commissario ATS che lamenta irregolarità o eccesso di prudenza dei sanitari per i numeri dei ricoverati in area medica e in terapia intensiva e sub intensiva, a suo dire non necessari, richiamandoli ad una maggiore attenzione. Non sappiamo – conclude la consigliera Pd – quanto queste parole siano il frutto di studi e di ricerche e quanto invece il tentativo, pure maldestro, di far rallentare i numeri ufficiali, quelli dei ricoveri e dei posti di terapia intensiva occupati, che potrebbero portarci presto alla zona gialla”.

(Unioneonline/l.f.)

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