Veto M5s su Renzi: «No alleanze». Todde: «Via le ambiguità, non possiamo accettare tutti i compromessi»
Italia Viva nel Campo Largo? Conte: «Fa cadere i governi». E interviene anche la presidente sarda, dialogando con Bersani alla Festa dell’Unità di Reggio EmiliaL'ennesimo, forse definitivo, veto di Giuseppe Conte su Matteo Renzi agita le acque del campo largo.
La leader del Pd Elly Schlein aveva auspicato una navigazione sicura e «testardamente unitaria» verso le prossime sfide alle Regionali. «Niente veti», aveva avvisato dopo l’apertura di Renzi, che si era detto pronto a rientrare nel centrosinistra.
Ma il leader M5s chiude, a partire dalle regionali in Liguria, dove ancora non ha sciolto le riserve sul candidato unitario della coalizione (in pole c’è il dem Andrea Orlando).
«In tanti mi fermano per strada - dice l’ex premier - e mi implorano di non imbarcare Renzi. Temono la sua capacità demolitoria, si è sempre distinto per farli cadere, i governi, anziché per farli durare. Per aggregare un due o tre per cento di voti si farebbero scappare tutti gli elettori del M5s e anche una buona parte di quelli del Pd».
Anche la governatrice sarda Alessandra Todde, dialogando con Pierluigi Bersani alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia, interviene nella bagarre: «Allargare il campo non vuol dire accettare tutti i compromessi. Le persone ti chiedono tu queste cose che stai promettendo le farai? Se tu fino all'altro giorno hai fatto tutto e il contrario di tutto certamente no, non le farai. Le cose - ha detto - accadono quando sono mature per accadere, non è una questione di veti, ma di misurarsi rispetto ai comportamenti delle persone. Io condivido che dobbiamo abbracciare un popolo moderato, però poi quello che si dice bisogna anche professarlo, perché se racconto una cosa e poi dietro le spalle ne faccio un'altra, non va bene. Non bisogna partire dai veti, ma dal realismo. Via le ambiguità».
(Unioneonline/L)