Vendola contro il governo dell'IsolaIl leader di Sel oggi a Nuoro e Sassari
Nichi Vendola è arrivato in Sardegna. Ieri tappa a Cagliari, Carbonia, Guspini e Serdiana.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il tour elettorale del leader di Sel, candidato alle primarie del centrosinistra, ha fatto ieri tappa nell'Isola. E' partito da Cagliari e, dopo aver toccato Guspini, Carbonia e Serdiana, si è concluso con un comizio nel capoluogo sardo.
Al suo arrivo ha rivolto una stoccata ai suoi concorrenti: "Bersani e Renzi si stuzzicano su Cayman e Monte dei Paschi". L'alternativa? "Oppure Vendola, come dice lo spot: non ho a che fare con le banche e con un sistema di stati che si indebitano per salvarle. Le banche comandano e si sono fatte Stato. Anzi Stato planetario". La probabile uscita di scena di D'Alema? "Non mi mancherà per la sua età - ha detto Vendola - la battaglia con lui è legata alle questioni politiche, non anagrafiche. Il guaio, invece, è che ci sono giovani vecchi dentro, soprattutto quelli che hanno la passione di banchieri e finanzieri".
Il leader di Sel ha avuto da ridire sulla Giunta che governa la Sardegna: "Venti per cento di disoccupazione e tessuto industriale debole: la Sardegna non è in testa a chi la governa e al governo nazionale. La Sardegna ha dato il sangue - ha detto - anche con l'inquinamento, per fare crescere l'Italia. Ed ora, spariti gli illusionisti, deve aprirsi un ciclo di bonifiche del suo territorio. Lo Stato si deve interessare al futuro e al lavoro, deve porsi il problema della riconversione. Ci sono segnali forti: la gente qui si tuffa in mare per fermare un traghetto o ci si rinchiude nelle viscere della terra. La politica deve interessarsi del lavoro e del problema della povertà. Stiamo diventando un Ottocento con internet e in technicolor".
IL PROGRAMMA - "Con Vendola premier? Subito un governo metà di uomini e metà di donne. E definanziare subito gli aerei militari F35". Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, appena arrivato a Cagliari per le primarie. "Investirei subito in un grande piano per la sicurezza delle scuole - ha aggiunto - e al posto di un grande cantiere inutile in Val di Susa aprirei tanti cantieri per non far franare le Cinque Terre o Messina. O ad esempio per aiutare Pompei e utilizzare archeologi che spesso adesso sono costretti a trovare lavoro all'estero".
IL CASO DEL LIRICO - "Nuovo Soprintendente del Lirico a Cagliari legato a me? Io non la conosco: so solo che è giusto che Zedda si assuma delle responsabilità per scuotere gli alberi. E penso che in questa situazione ci siano in ballo le strumentalizzazioni di chi ha perso il giocattolo". Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola. "Mi fido di Zedda - ha aggiunto - sono sicuro che ci sarà la possibilità di ricucire con la parte buona di quelli che in questo momento contestano la scelta".
"E' comprensibile l'imbarazzo dell'on. Vendola per gli sviluppi delle vicende del teatro lirico di Cagliari ma, prima di esprimere giudizi avventati al solo scopo di evadere le domande dei giornalisti, dovrebbe documentarsi meglio: infatti, la Regione garantisce al Teatro lirico di Cagliari nove milioni di contributo, al quale si aggiungono 10 mln per il risanamento dei debiti. Sarebbe questo il disastro del presidente Ugo Cappellacci?". E' quanto scrive Alessandro Serra, portavoce del governatore, rispondendo alle parole del leader di Sel, secondo il quale le sue parole sarebbero "fuori luogo". "L'aspetto sul quale si dibatte in queste settimane nella nostra isola - ha spiegato il Portavoce - è un altro ed è ineludibile: la necessità di assicurare il buon uso di queste risorse attraverso una gestione che sia in grado di guidare una realtà di primaria importanza per la nostra isola e che sia scelta nel rispetto dei criteri stabiliti dallo statuto della fondazione. Sul punto le critiche più severe sono state espresse dallo schieramento che Vendola vorrebbe guidare e da quei lavoratori che egli vorrebbe rappresentare. Tanto basta per invitare garbatamente il laeder di Sel ad esercitare il suo ruolo di presidente della Puglia piuttosto che impartire lezioni non richieste alle altre Regioni. Non lo tragga in inganno il fatto che il ruolo di sovrintendente sia ambito da una sua corregionale".
LE CONTESTAZIONI NEL SULCIS - E' stato contestato da un gruppo di lavoratori delle imprese d'appalto dell'Alcoa e da una rappresentanza del Movimento delle partite iva il leader di Sel, Nichi Vendola, a Carbonia nell'ambito del tour sardo per le Primarie. "Non è una contestazione alla persona o al leader di Sel anzi ci scusiamo - ha detto Manolo Mureddu, delegato sindacale Cisal nelle imprese d'appalto Alcoa - ma l'attenzione è alla politica e al fatto che noi non abbiamo certezze sul futuro e non sappiamo se i nostri figli nei prossimi mesi potranno mangiare".
"Qui c'è gente che è arrabbiata perché è stata ingannata, che ha creduto nelle promesse di quello che ha detto che avrebbe telefonato a Putin", così Nichi Vendola, parlando davanti ai militanti e alla delegazione di operai delle imprese di Portovesme nella piazza di Carbonia. "C'è un punto che riguarda la politica industriale - ha aggiunto Vendola - in questo Paese non viene fatta da vent'anni". Il leader di Sel ha poi aggiunto che "laddove si pensa che un pezzo di industria debba andare al cimitero lo Stato ha il dovere di rispondere quali siano i processi di riconversione per evitare che nessuno resti appeso per aria".
ARTICOLO 18 - "L'articolo 18 è bello come gli affreschi della Cappella Sistina e il referendum bisogna farlo per reintegrare il diritto pieno del lavoratore". L'ha affermato, sempre a Carbonia, Nichi Vendola. "Ho organizzato un referendum perché possa cancellare la riforma del mercato del lavoro voluta dal ministro Fornero - ha detto Vendola - perché penso che cancellare l'articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori sia uno sfregio alla nostra civiltà del lavoro, alla nostra cultura democratica".
IN FIERA A CAGLIARI - "Non sono amareggiato per le contestazioni nel Sulcis: sono inevitabili. Coloro che hanno protestato si sono scagliati contro la deriva della loro situazione. E attraverso i pochi che, come me, vanno a trovarli mandano un messaggio al sistema e alla politica. Che noi raccogliamo. E a cui bisogna dare una risposta". Così Nichi Vendola, leader di Sel, dalla Fiera di Cagliari risponde all'accoglienza ricevuta a Carbonia dagli operai delle industrie in crisi. "Renzi dice che bisogna dialogare con la finanza? Io - aggiunge - preferisco dialogare con gli operai Alcoa".