Tutti contro gli autovelox. Un altro altolà sugli strumenti, nati per garantire la sicurezza sulle strade ma che però garantiscono forti introiti alle casse comunali, arriva dal vicepremier e ministro ai Trasporti Matteo Salvini.

«Condivido la necessità della regolamentazione sulla collocazione degli autovelox, per evitare gli usi impropri, visto che in alcuni casi vengono usati solo per fare cassa – ha detto Salvini durante il question time – E lo dico forte della lotta per la sicurezza sulle strade». «Bisogna trovare il modo - aggiunge - di avere bilanci più sani senza pesare sulle tasche degli automobilisti e motociclisti».

Concorde Andrea Caroppo di FI che evidenzia come in Italia si registri «il numero maggiore di autovelox: il doppio della Germania e il triplo della Francia». Bene anche per le associazioni dei consumatori: «La velocità eccessiva continua a produrre morti e feriti sulle nostre strade, e in tal senso gli autovelox, se installati correttamente e nel rispetto delle leggi, possono contribuire a salvare vite umane - afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - Troppo spesso però il loro utilizzo non ha niente a che vedere con la sicurezza stradale».

L'associazione ricorda i dati: «Solo nel 2021, gli autovelox, nelle principali 21 città italiane, hanno generato incassi per 46,9 milioni di euro. Il record spetta a Milano che ha elevato sanzioni per 12,9 milioni di euro, seguita da Genova (6,2 milioni di euro) e Torino (5 milioni). Non mancano poi casi paradossali come un piccolo comune delle Dolomiti, Colle Santa Lucia (Bl), che ha incassato grazie all'autovelox oltre 552mila euro in un anno, nonostante conti meno di 360 abitanti». Praticamente una media di 1.533 euro a cittadino.

Massimiliano Dona, presidente di Unc, ricorda le proposte già inoltrate. Tra queste: «Sugli autovelox fissi chiediamo da anni che siano i Prefetti a fissare i limiti di velocità» e basta con «la postazione di controllo, troppo spesso piazzata in modo nascosto subito dopo una curva e non correttamente segnalato e visibile come prevede il Cds». 

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata