Il Canada bacchetta l’Italia sui diritti Lgbt. 

Doccia fredda per Giorgia Meloni nel giorno del suo esordio da premier al G7 di Hiroshima.
L'incontro, il secondo con Justin Trudeau dopo il G20 di Bali, era stato preparato nei dettagli dalle due diplomazie ma in avvio dei colloqui, presente la stampa canadese, arriva il fuori programma.

«Il Canada è preoccupato per alcune delle posizioni che l'Italia sta assumendo in termini di diritti Lgbtq+», ha detto Trudeau alla premier.

Una "sorpresa" per Meloni, ricostruiscono fonti italiane, perché il tema non era certo in agenda. Meloni rimane interdetta, si passa una mano tra i capelli, la faccia corrucciata, poi la risposta che chiude il caso: «Non è cambiato nulla rispetto ai governi precedenti e non c'è nulla di cui preoccuparsi», dice la leader italiana.

LE REAZIONI – Ma in Italia la sinistra esprime «imbarazzo» per i richiami internazionali ma non «stupore» dato che, sottolinea il dem Alessandro Zan, «quella fuori posto è solo lei». Dal Movimento Cinquestelle la attacca Chiara Appendino: «Meloni, colta alla sprovvista, si è arrampicata sugli specchi come chi sa di essere dalla parte del torto, e ha sostenuto che il suo governo stia facendo come quelli precedenti sul tema. Una pura e semplice bugia, come dimostra la loro crociata contro i diritti dei figli di coppie omogenitoriali».

Maurizio Gasparri, vicepresidente forzista del Senato, critica invece il primo ministro canadese: «Ora anche Trudeau si deve impicciare dell'Italia? Anche no. Francamente le lezioncine di quest'altro supponente sono insopportabili».

IL VERTICE – Canada a parte, la premier ha ricevuto più di un punto a favore: uno su tutti l'annuncio dell'imminente visita di Olaf Scholz a Roma, probabilmente entro i primi dieci giorni di giugno. Tra i temi di interesse comune le sinergie tra i due sistemi industriali più grandi d'Europa. Anche il dossier Ita-Lufthansa entra nel menù, e con ogni probabilità sarà oggetto anche dei colloqui a Roma nella visita del Cancelliere tedesco, che si sta preparando da tempo e servirà, probabilmente, anche a fare il punto sul Consiglio europeo di fine giugno. Cercando, magari, di avvicinare le posizioni sulla riforma del Patto di stabilità.

Lungo confronto per la premier anche con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, del Consiglio Ue Charles Michel e degli Usa Joe Biden. I rapporti con il presidente Usa sono buoni e anche se non c'è ancora una data, la visita a Washington si farà, assicurano dal lato italiano. 

Dal presidente francese Emmanuel Macron, con cui c’erano state tensioni sul tema migranti, arriva una mano tesa sull’alluvione in Romagna. «La Francia è solidale» twitta lui in francese e in italiano. Ed è pronta «a fornire ogni aiuto utile».

(Unioneonline/D)

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