Da un lato il decreto del Governo contro il caro tariffe che ha spinto Ryanair (e forse spingerà anche Easyjet) a diminuire i collegamenti nazionali con la Sardegna. Dall’altro gli aiuti diretti della Regione Sardegna ai vettori, 25 milioni che «non risolvono il problema dei collegamenti su Roma e Milano».

Provvedimenti del tutto «inadeguati ad implementare i collegamenti a favore dei cittadini sardi e del tessuto economico-imprenditoriale dell’isola», attacca la deputata di Avs Francesca Ghirra, che annuncia la presentazione di un’interrogazione alla commissione Trasporti della Camera.

Uno scenario «desolante», di fronte al quale le rassicurazioni del Governo «sono come sempre evanescenti e insufficienti».

La parlamentare sottolinea che la Sardegna «dovrà subire l’attuale sistema di dis-continuità territoriale almeno sino a ottobre 2024, data di scadenza del bando vigente. Questo significa che a Natale 2023, a Pasqua 2024 e per la prossima stagione estiva avremo le stesse problematiche di sempre senza soluzioni adeguate».

«I voli attualmente previsti – incalza Ghirra – sono del tutto insufficienti a garantire un reale diritto alla mobilità. Cagliari è l’aeroporto in cui sono stati registrati i maggiori disagi, con coefficienti di riempimento al di sopra della soglia del 91% - oltre la quale le compagnie devono programmare voli aggiuntivi - per ben 14 giorni del mese di giugno e 15 giorni nei primi 23 di luglio sulla tratta Fiumicino-Cagliari e per 15 giornate a giugno e 20 nei primi 23 giorni di luglio sulla Linate-Cagliari».

«Quando Regione e Governo troveranno soluzioni adeguate», attacca la deputata. «Cosa dobbiamo ancora aspettare, non sono sufficienti le grida di allarme di tanti malati che non si possono curare sull’Isola e che nemmeno riescono a programmarsi le cure sulla Penisola? Non sono sufficienti i dati disastrosi del turismo di questa estate? Servono urgentemente risposte».

(Unioneonline/L)

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