«Quello che dico a chi è indeciso, a quelli che sono arrabbiati, a quelli che pensano che la loro voce non conti, è che il cambiamento si può fare. E quale miglior cambiamento di una donna prima presidente della Regione?»

 È carica la candidata del Campo largo,  Alessandra Todde, all'arrivo alla Fiera di Cagliari per l'evento di chiusura della sua lunga campagna elettorale. Sotto il palco  una platea di oltre mille sostenitori, tra bandiere Cinquestelle e del Pd, che attendono di ascoltarla.

«Metà dei sardi non sta più andando a votare», sottolinea, «ma i sardi non stanno bene e non andare a votare significa semplicemente dire: “continuate a fare il disastro che avete fatto”. Io credo che il centrodestra, anzi la destra che è al governo in questo momento in Regione, stia sperando che i sardi non vadano a votare, per poter continuare esattamente come hanno fatto negli ultimi cinque anni. Se i sardi vogliono un cambiamento devono prendere coraggio, andare a votare e ritirare fuori l'orgoglio di voler vivere con dignità nella loro terra».

Un commento anche sulla scelta di Renato Soru: «Si prenderà le sue responsabilità, onestamente io credo che lui sia emerso negli ultimi mesi, ci sono tutte le forze politiche che hanno fatto resistenza a questa giunta negli ultimi cinque anni e io credo che l'alternativa si costruisca con lavoro, con coerenza e con credibilità, non facendo prevalere l'ego prima della campagna elettorale». 

(Unioneonline)

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