Il collegio regionale di garanzia elettorale ha dichiarato decaduta dalla carica di consigliere regionale Alessandra Todde, che perderebbe quindi anche quella di presidente della Regione. 

Dopo un lungo lavoro di vaglio delle spese tenute durante la campagna elettorale dell’inizio del 2024 sono state rilevate delle inadempienze che hanno portato all’emissione di un’ordinanza ingiunzione indirizzata al Consiglio regionale, che deve stabilire una data per la decisione sulla decadenza: la decisione è affidata alla massima assemblea sarda. 

Stando a quanto trapela, tutti gli aspetti contestati verranno chiariti – Todde aveva già provveduto attraverso una memoria – e si procederà con l’impugnazione della decisione notificata questa sera. 

«La notifica della corte d’appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune – ha chiarito Todde –. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo».

Le reazioni

Intanto parte all’attacco l’opposizione: «Se la Presidente Todde ha barato con le spese elettorali è giusto riandare al voto – commenta Fausto Piga, il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Regionale -. Le elezioni si possono vincere o perdere, ma le regole vanno sempre rispettate».

«Non conosco nel dettaglio la vicenda ma se il collegio di garanzia arriva a dichiarare decaduta una Presidente della Regione – dichiara Salvatore Deidda, deputato FdI e Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati – vuol dire che la documentazione proposta effettivamente presenta falle ed errori e con tutto il rispetto è una bruttissima figura perché o non sanno come si rendicontano le spese elettorali o pensano di essere più furbi degli altri e le elezioni si vincono rispettando le regole. Ora cercheranno in tutti i modi di non decadere ma facciano ammenda dei propri errori e pretendiamo trasparenza».

Per Pietro Pittalis, segretario regionale di Forza Italia, la legge «è uguale per tutti e, pertanto, siamo certi che sarà rispettata con la dovuta attenzione. Abbiamo sempre avuto fiducia nella magistratura, al di là delle appartenenze politiche. In questo caso, colpisce la superficialità nella rendicontazione delle spese elettorali e per questo occorre fare chiarezza su ogni passaggio. Non esprimiamo giudizi su una decisione della magistratura, anche perché non si conoscono i fatti nel dettaglio, ma è giusto approfondire la vicenda per il
rispetto che si deve al popolo sardo e alla istituzione che deve rappresentarlo».

Solidarietà alla presidente arriva invece dal segretario dell'Unione Popolare Cristiana (Upc): «Fa bene Todde ad avere fiducia nella magistratura. È l’unica via per chiarire questa vicenda, perché la Sardegna ha bisogno di organi di governo nel pieno delle loro funzioni. Noi del centrosinistra non crediamo ai complotti, a differenza del centrodestra». 

Vicino alla presidente anche il senatore Marco Meloni (Pd), che condivide «quanto affermato dalla presidente, la quale ha chiarito che è giusto rispettare le decisioni della magistratura, e al contempo ha espresso la volontà di continuare ad operare con serenità e determinazione nell’interesse dei sardi, in attesa della pronuncia dei giudici di merito sull’annunciato ricorso. Mi auguro che in tali sedi possa essere garantito il rispetto della volontà degli elettori».

Francesco Pinna/Enrico Fresu

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