Mentre continuano le tensioni all'interno della maggioranza sul tema della riforma della prescrizione, c'è stato un lungo faccia a faccia al Quirinale tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il presidente del Consiglio si è recato al Colle nella mattinata di ieri: al centro del vertice la questione della tenuta dell'esecutivo, dopo le ultime dichiarazioni di Matteo Renzi, che si è detto pronto a sfiduciare il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e, di conseguenza, ad aprire una crisi di governo.

Conte, con la sponda del Partito democratico, sta lavorando con grande discrezione, per blindare la maggioranza a Palazzo Madama: secondo le indiscrezioni, il premier non crederebbe alla possibilità di una riconciliazione con Italia Viva e sarebbe convinto che l'obiettivo dell'ex segretario del Pd sia quello di logorare l'esecutivo.

Per questo Conte starebbe cercando di rendere numericamente irrilevante la "forza" di Iv a Palazzo Madama. Due le strade possibili: puntare a convincere qualche renziano "pentito" e assicurarsi il drappello di responsabili che, secondo fonti di maggioranza, sarebbe pronto ad emergere al momento opportuno.

Mattarella avrebbe chiesto rassicurazioni, guardando con preoccupazione alla possibilità di un definitivo strappo interno alla maggioranza.

A sostenere fortemente l'operato del premier, oltre al Pd, resta saldamente il Movimento 5 Stelle, ieri sceso in piazza per sostenere il taglio dei vitalizi.

"Non ci sono alternative al Conte bis", ha dichiarato Vito Crimi.

"Prescrizione, spazzacorrotti, reddito di cittadinanza, vitalizi, le nostre riforme non si toccano", hanno sottolineato i big pentastellati dal palco di Santi Apostoli.

(Unioneonline/F)
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