È la giornata dei tavoli tematici alla Leopolda: sono 43, su cui sviluppare discussioni e arrivare a fare proposte - "Almeno 100" - in vista della prossima campagna elettorale.

È cominciata ieri sera l'ottava edizione della kermesse che porta il nome della vecchia stazione fiorentina da cui il segretario del Pd ha dato il via nel 2010 alla rottamazione.

E da qui Renzi prova a ripartire - dopo le batoste che ha preso dal referendum di un anno fa in poi - per rilanciarsi in vista delle elezioni della prossima primavera. Dai tanti millenials che si sono presentati alla manifestazione, che quest'anno si chiama L8.

"Tutti gli anni ci dicono che non ci sarà nessuno, che sono solo come un cane, e tutti gli anni vengono migliaia di persone diverse con idee da condividere e progetti da confrontare. Per parlare di politica tra persone diverse ma in libertà", ha dichiarato l'ex premier. Per poi rimarcare: "Quest'anno siamo di più degli altri anni".

Il tema della prima serata è la lotta contro le fake news e per la verità. "Quello che sta accadendo in queste ore è impressionante - ha attaccato Renzi - ci sono inchieste giornalistiche che mostrano come in Italia esista una vera industria del falso, con profili social altamente specializzati in diffusione di bufale, fake news e propaganda: sono state oscurate pagine che avevano un totale di 7 milioni di like, sono numeri da capogiro".

Dai tavoli di lavoro della Leopolda, auspica l'ex presidente del consiglio, usciranno almeno 100 proposte. "Quello che abbiamo fatto nei mille giorni non ce lo toglierà nessuno, ma ora basta con il ricordo e facciamo proposte, voglio che da qui ne escano almeno 100", ha detto.

A Firenze c'è anche Romano Prodi, che in questi giorni si è impegnato - invano - per provare a ricompattare il centrosinistra. Ma non è alla Leopolda, e anzi, a chi glielo ha chiesto ha risposto in maniera sferzante: "Non sapevo neanche ci fosse la Leopolda. Non vedo perché mi dovessero invitare, mi han detto che è una roba da giovani".

PISAPIA - Intanto da Roma, il leader di Campo Progressista apre anche ad Angelino Alfano. "Vogliamo aprire un campo aperto, largo e progressista", ha affermato. "Veniamo dalla sinistra e saremo capaci di mettere insieme centro e sinistra per costruire un nuovo centrosinistra che, lo dice la parola stessa, include anche il cattolicesimo democratico".

(Redazione Online/L)
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