La Ddl 107 sugli staff della presidenza e degli assessori passa il primo scoglio.

Con 31 voti a favore e 19 contrari l'Aula ha approvato il passaggio agli articoli.

Per domani alle 12 è convocata la commissione Riforme presieduta da Pierluigi Saiu per il setaccio degli oltre mille emendamenti presentati.

Il Consiglio è aggiornato invece alle 17 per l'esame degli undici articoli del provvedimento. Dopo gli attacchi delle opposizioni, nel pomeriggio in difesa del testo è intervenuta l'assessora degli Affari generali Valeria Satta.

"La ratio della legge è riorganizzare la struttura amministrativa della Regione che, mai come oggi, ha bisogno di essere rinnovata - ha spiegato - il ddl è stato approvato dalla Giunta prima della pandemia e l'emergenza sanitaria ha chiarito, si pensi alla gestione degli interventi del Recovery Plan, che questa riforma è quanto mai attuale e necessaria". In generale, ha aggiunto l'assessora, "la riorganizzazione degli staff consentirà all'amministrazione di funzionare meglio e di dare risposte più efficaci". Prima dell'esponente della Giunta Solinas avevano fatto sentire la loro voce i capigruppo dell'opposizione. Secondo Gianfranco Ganau (Pd) "l'unico obiettivo del ddl è l'accentramento dei poteri nelle mani del presidente della Regione, c'è un evidente squilibrio di poteri, e un commissariamento degli assessorati che risponderanno direttamente al presidente". Per Francesco Agus (Progressisti) "la legge non si può migliorare, è sbagliata dal primo all'ultimo articolo, l'unica possibilità di confronto ci potrà essere solo se si stralciano tutti gli articoli a partire dal quarto". Eugenio Lai (LeU) ha chiarito che "la Regione non ha bisogno di posti di sottogoverno o di staff per dare risposte ai cittadini, parlate di innovazione ma l'unico risultato sarà un ritorno al vecchio con la nomina fiduciaria dei consulenti".

Dopo le accuse di voler mettere in piedi solo un poltronificio, Giorgio Oppi (Udc) ha preso la parola per replicare e ricordare "le poltrone da 175mila euro fabbricate da voi. Questa legge invece prevede dipendenti a partita di giro perché costano zero. Cominciate a dire le cose. Questa legge deve essere modificata e lo sarà, ma certo la macchina della Regione non funziona così com'è oggi". Il relatore di maggioranza Stefano Tunis ha sostenuto che "la riforma non aumenta la struttura della Regione ma interviene sulla governance". Quindi, si parla d'altro, "di come rendere efficiente la struttura amministrativa che oggettivamente richiede profondi interventi".

(Unioneonline/F)
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