Alleanza Lega-Psd’Az al tagliando in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Ieri era a Cagliari Eugenio Zoffili, ex coordinatore regionale della Lega nonché uno degli uomini più vicini a Matteo Salvini. Motivo ufficiale della visita, un tavolo con tutto il gruppo consiliare e con i tre assessori del Carroccio. Prima di questo incontro pomeridiano, però, il deputato ne ha avuto un altro con il presidente della Regione e segretario sardista Christian Solinas.

Tra le altre cose, si è discusso della strategia comune da mettere in campo nei due mesi che mancano al voto, delle liste da presentare in Sardegna, dell’attuazione del programma di governo a meno di due anni dalle Regionali, della questione Insularità a pochi giorni dal via libera definitivo in Parlamento al disegno di legge di iniziativa popolare per l’inserimento nell’articolo 119 della Costituzione del principio che definisce la peculiarità delle Isole.

«Noi decisivi»

Su quest’ultimo punto, in particolare, in una nota Zoffili ha rivelato che «il Pd e la Sinistra volevano condizionare l’approdo in Assemblea dell’ultima lettura solo dietro esplicito precedente di un’approvazione di una legge costituzionale in costanza di Camere sciolte». Per il parlamentare, «un gesto irrispettoso verso i sardi e gli abitanti delle isole superato dietro la richiesta pressante della Lega. Abbiamo apprezzato l’atteggiamento degli amici di Fratelli d’Italia che, dietro la nostra richiesta di inserimento, ci hanno seguito nella proposta di calendarizzazione». Quindi, «questo provvedimento fondamentale per il superamento del gap infrastrutturale naturale che caratterizza la Sardegna, la Sicilia e le altre isole italiane, dopo tanti anni di lavoro arriva in Aula alla Camera per la lettura finale, anche a camere sciolte, grazie al grande pressing della Lega e in particolare del capogruppo Riccardo Molinari».

Nessun passaggio con Christian Solinas sulla verifica di Giunta annunciata dal governatore alla fine marzo e mai realizzata. La Lega, d’altra parte, ha sempre dichiarato di non essere interessata, piuttosto ha sempre confermato con forza i suoi tre assessori (Mario Nieddu alla Sanità, Valeria Satta agli Affari generali, Giorgio Todde ai Trasporti).

Doria capolista al Senato

Sul fronte candidature per il 25 settembre, il legame tra le due forze politiche passa per Carlo Doria, il senatore uscente molto vicino al presidente Solinas, e al quale - secondo quanto emerge dal vertice Zoffili-governatore - dovrebbe essere garantito il posto da capolista nel proporzionale per il Senato. Questo significa che lo stesso presidente della Regione non intende correre per ritornare a Palazzo Madama. Solinas, del resto, l’aveva ribadito più volte, l’ultima il 25 maggio scorso, quando ancora si pensava che la Legislatura procedesse verso la scadenza naturale: «Ho lasciato il Senato per fare il presidente della Regione, non avrebbe senso una mia candidatura alle Politiche nel 2023 perché correrò per le Regionali del 2024».

Roberto Murgia

© Riproduzione riservata