Si sono concluse questa sera le campagne elettorali di Nicola Lucchi, Mariano Brianda e Giuseppe Palopoli, tre dei cinque candidati alla carica di sindaco di Sassari.

«Mi aspettavo di più dai confronti - afferma dal palco di piazza Fiume Lucchi, leader della coalizione civica, riferendosi agli altri potenziali primi cittadini -. Non ho visto né contenuti, né voglia di far crescere la città». L’intervento del 59enne, professione avvocato, ripercorre i cinque anni di consiliatura in cui ha gestito le deleghe per le Attività produttive, la Cultura e, infine, l’Urbanistica. «Il nostro rimane un progetto libero - dichiara davanti a diverse centinaia di persone - libero anche dai partiti che piombano sulle campagne elettorali e non sanno nemmeno dov’è La Landrigga». Poi il riepilogo delle risorse ottenute dalla giunta guidata dal sindaco uscente Nanni Campus, i complimenti ai colleghi, in particolare a Carlo Sardara, assessore al Bilancio, e il proposito di continuare sul solco tracciato dalla amministrazione di cui ha fatto parte. Musica e dichiarazioni politiche in piazza Tola, e meno sostenitori rispetto a Lucchi, a sostegno invece di Mariano Brianda, alfiere delle tre sigle Costituente per Sassari, Generazione Sassari e Giovani per Sassari. E proprio a loro si rivolge l’ex magistrato: «Faremo in modo che vi prendiate questa città. Non siete il futuro ma il presente».

Fine della campagna elettorale anche per l’altro outsider, Giuseppe Palopoli, 61 anni, imprenditore, presente insieme ai 34 candidati della lista Svegliati Sassari sul palco di piazza Castello. Alcuni di loro illustrano le proposte su centro storico, animali e contro la svalutazione delle case. E prima che la piazza venga invasa dalla musica sassarese Palopoli, ricordando le tante iniziative in prima persona su buche, ingombranti e aiuti ai bisognosi, conclude parlando ad alcune decine di persone: «Io ho fatto i fatti».

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