«Sardi discriminati e trattati come residenti all’estero»: bufera sul concorso nazionale per i “dirigenti del futuro”
Interrogazione del M5S al ministro Calderoli: «Gli iscritti dell’Isola sono gli unici costretti ad andare a Roma per l’esame alla scuola di amministrazione»Alessandra Todde e il ministro Calderoli. Sotto la disposizione in Gazzetta Ufficiale (Ansa)
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Un’interrogazione al ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Autonomia Roberto Calderoli, per segnalare la «discriminazione» cui sono sottoposti i sardi nell’ambito del concorso organizzato dalla Scuola nazionale di amministrazione.
L’ha annunciata il Movimento 5 Stelle, per voce della vicepresidente Alessandra Todde. Che spiega: «Ho presentato un’interrogazione al ministro della Pubblica Amministrazione e allo stesso Calderoli. La Sardegna è ancora discriminata, altro che insularità. Il concorso Sna, la scuola nazionale di amministrazione, che seleziona i dirigenti amministrativi del futuro, si terrà per tutte le regioni d'Italia tranne la Sardegna nella propria sede di prossimità. Per intenderci i siciliani la faranno a Catania. I sardi no. La faranno a Roma, insieme ai partecipanti dall'estero».
«Che sia un segnale?», si chiede Todde. Aggiungendo: «Invece di farsi prendere in giro sull'autonomia differenziata perché questa giunta non difende i sardi con un governo che dovrebbe essere vicino?».
(Unioneonline/l.f.)