Sanità, la maggioranza “taglia” il parere degli enti locali: «Fatto inaccettabile»
Tempi più veloci per l’approvazione del ddl, ma il Cal insorge. Ira anche dell’opposizione, Truzzu: «Pericoloso precedente»Da sinistra: Paola Secci e Alessandra Todde
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Polemiche per l’improvvisa accelerazione impressa dalla maggioranza al percorso del ddl 40 di riordino del sistema sanitario regionale. Si è deciso infatti di bypassare il parere del Cal (Consiglio delle Autonomie Locali), la cui presidente Paola Secci va all’attacco.
«Un fatto inaccettabile, una mossa poco consona, visto che la sanità ricade soprattutto sui territori», tuona. «Sappiamo i problemi, sono dovuti alla mancanza dei medici di base, alle strutture che stanno chiudendo. Il Cal rappresenta tutti i territori».
Nella polemica si inserisce anche l’opposizione. Parla di un «pericoloso precedente» Paolo Truzzu, «perché stiamo parlando di una legge che impatta sulla vita delle amministrazioni locali». Il capogruppo FdI poi lancia l’affondo su un provvedimento «inutile, che non riforma nulla e che non sarà in grado di risolvere neanche uno dei problemi che affliggono la sanità sarda». Unico risultato immediato, denuncia Truzzu, «sarà quello di poter commissariare i dg della Asl per sostituirli con dirigenti di fiducia del centrosinistra».
Ieri la presidente della sesta commissione Carla Fundoni, dopo il via libera del parlamentino al provvedimento, aveva spiegato: «Dagli uffici della presidenza del Consiglio è arrivata la comunicazione che non ci sarà necessità di passare attraverso il parere del Cal, quindi, chiusa la votazione del ddl 40, ora ci saranno solo i dieci giorni tecnici per la relazione di minoranza».
Il presidente del Consiglio Piero Comandini intanto conferma: il ddl sarà in aula entro fine mese, probabilmente il 25 o 26 febbraio.
«Starà all’aula – dichiara il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus – mettere in campo le modifiche necessarie a rendere il ddl coerente con sistema normativo e le esigenze della Sardegna. Buona parte delle urgenze, soprattutto quelle che necessitano di un intervento immediato, troveranno sfogo nella Finanziaria che andrà in aula subito dopo».
Il provvedimento della Giunta, infatti, è stato approvato depurato dalle norme di impegno finanziario, in attesa che venga approvata la Manovra. Cosa che non avverrà prima di marzo, terzo mese di esercizio provvisorio.
(Unioneonline)