Il Campo largo cerca una sintesi sul tema caldo della sanità. Deve fare in fretta se davvero si intende portare in Aula una proposta di riorganizzazione prima della manovra finanziaria. Ci prova oggi in un vertice di maggioranza convocato alle 15 per fare il punto sui progetti in campo, dopo la bocciatura del disegno di legge approvato dalla Giunta e giudicato inefficace da tutti i partiti del centrosinistra, e dopo la presentazione del testo del Pd che prevede un ridimensionamento dell’Ares, ma anche la costituzione di due Asl Uniche e di due Aree vaste. Pd che all’ultima direzione regionale ha alzato la voce, rilanciando di fatto il proprio ruolo di guida della coalizione, soprattutto in una materia delicata come quella della sanità, oggi di responsabilità del M5S.

In questa situazione di tensione tra i due partiti maggiori della coalizione, non aiuta l’annuncio del segretario Dem (e presidente del Consiglio regionale) Piero Comandini di voler lasciare al più presto la guida del partito. Comandini, ma anche il presidente del partito (e assessore al Bilancio) Giuseppe Meloni, sono stati tra i maggiori sostenitori della candidatura di Alessandra Todde alla presidenza della Regione per il Campo largo.

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