"Un cantante di sinistra litiga coi vertici Rai di sinistra. Così è. L'Italia se ne farà una ragione".

Matteo Salvini prima attacca Fedez, poi gli tende la mano e lo invita a prendere un caffè per parlare del ddl Zan contro l’omotransfobia.

"Adoro la Libertà. Adoro la musica, l'arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. È già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così", scrive su Facebook il leader della Lega.

E poi: “Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti. Il diritto alla vita ed all'amore sono sacri, non si discutono. Per me anche il diritto di un bimbo a nascere da una mamma e un papà è sacro, mentre il solo pensiero dell'utero in affitto e della donna pensata come oggetto mi fanno rabbrividire. Così come, da padre, non condivido che a bimbi di 6 anni venga proposta in classe l'ideologia gender, o si vietino giochi, canti e favole perché offenderebbero qualcuno. Non scherziamo. Viva la Libertà, che non può imporre per legge di zittire o processare chi crede che la famiglia, come anche la Costituzione prevede, sia la cellula, il nucleo, il cuore, il passato, il presente e il futuro del mondo". 

Ma il ddl Zan non prevede pene per chi è contrario all’utero in affitto o all’adozione di figli da parte di genitori omosessuali. Il provvedimento prevede una pena fino a 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi commette atti di discriminazione fondati "sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità”, il carcere per chi istiga a commettere violenza e un’aggravante della pena per chi commette qualsiasi reato per finalità di discriminazione o di odio.

Il ddl Zan prevede anche l’istituzione il 17 maggio della giornata nazionale contro l'omofobia. Le scuole di ogni ordine e grado dovranno inserire nella propria offerta formativa programmi di sensibilizzazione a questo tipo di discriminazioni. C’è anche lo stanziamento di 4 milioni di euro alll'anno per i centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere.

E a Fedez arriva anche il ringraziamento del primo firmatario del disegno di legge, il deputato Pd Alessandro Zan: “Il coraggio di Fedez al Concertone dà voce a tutte quelle persone che ancora subiscono violenze e discriminazioni per ciò che sono. Il Senato abbia lo stesso coraggio e approvi subito una legge per cui l’Italia non può più attendere. Grazie Fedez”.

"Ci aspettiamo parole chiare dalla Rai, di accuse e di chiarimento. Poi voglio ringraziare Fedez, le sue parole forti che condividiamo in pieno, rendono possibile rompere un taboo, cioè che non si può parlare di diritti perchè siamo in pandemia. Occuparsi di pandemia non vuol dire che non si possono fare battaglie per i diritti, ius soli, come ddl Zan", ha dichiarato invece il segretario dem Enrico Letta.

(Unioneonline/L)

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