La riforma che ripristina le vecchie otto Asl con personalità giuridica potrebbe entrare in Aula già dopodomani. Decisiva sarà la conferenza dei capigruppo in programma domani. L'opposizione ha la possibilità di chiedere i dieci giorni previsti da regolamento, in questo caso l'approdo tra i banchi del Consiglio non potrebbe avvenire prima di lunedì 10 agosto con la maggioranza che ha già annunciato sedute a oltranza fino al 13 per approvare il disegno di legge di 49 articoli.

Per evitare quest'eventualità domani gli schieramenti dovrebbero accordarsi per l'ingresso il 6. Relatore di maggioranza sarà il presidente della commissione Sanità Domenico Gallus (Udc), di minoranza il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau.

Nel dibattito verranno al pettine alcuni nodi tutti interni al centrodestra, in particolare quello sullo scorporo dal Brotzu del Microcitemico e dell'oncologico di Cagliari che entrerebbero nell'orbita della Asl 8. Questa è la soluzione attualmente in legge, voluta dall'Udc, ma che vede contrari i Riformatori. Inoltre, il partito di Michele Cossa ha scritto una serie di emendamenti sulla telemedicina ritirati in commissione ma che ripresenterà in Aula e sui quali intende avere garanzie.

È un'ipotesi remota, ma se l'iter della Sanità dovesse essere più veloce del previsto, la maggioranza potrebbe provare a introdurre la riforma che porta a sei le Province (Gallura, Nuoro, Oristano, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis-Iglesiente) e a due le città metropolitane (Cagliari e Sassari).
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