«È importante un confronto, per evitare un finale di legislatura tortuoso dalle conseguenze imprevedibili». Basterebbe questa dichiarazione del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale per far capire che la maggioranza che sostiene il governatore Christian Solinas sia appesa a un filo. Di sutura, forse.

Visto che la spaccatura tra la giunta e gli alleati in aula si è aperta sulla delibera per la realizzazione dei nuovi ospedali, approvata lo scorso primo giugno. FdI, poi, difende la linea del suo sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che difende il progetto del nuovo stadio a Sant’Elia, dove il governatore ha detto di voler costruire proprio l’ospedale di città che dovrebbe prendere il posto del Brotzu e dell’Oncologico, destinati – almeno secondo la delibera – alla futura chiusura.

Ma quella del partito di Giorgia Meloni non  è una posizione isolata. Anzi: vogliono il dibattito in aula anche Forza Italia e la Lega (le dichiarazioni sono nel video) e anche un pezzo del Psd’Az, che ha parlato per bocca di Stefano Schirru. Un modo per dire che l’accordo non c’è. E l’insistenza potrebbe portare a uno strappo definitivo. 

A chiedere  la revoca immediata della delibera sono  le mozioni presentate dal centrosinistra, una a prima firma di Cesare Moriconi, consigliere regionale del Pd, e l'altra proposta da Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, che saranno discusse il prossimo martedì 27 giugno dall'Aula del Consiglio regionale.

Le opposizioni inizialmente avevano chiesto una seduta straordinaria dell'Assemblea per discutere del tema, ma i capigruppo questa mattina hanno deciso di dedicare alla sanità la prima parte della seduta che ha all'ordine del giorno l'esame del Collegato alla Finanziaria. La mozione di Moriconi individua alcune incongruenze nei passaggi che hanno portato la giunta ad adottare l'ultima delibera. «L'elenco degli interventi previsti dalla Giunta regionale con la delibera», si legge nella mozione, «prescinde dalla programmazione degli investimenti di cui alla rete ospedaliera tuttora vigente, approvata nell'ottobre 2017». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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