La decisione era nell'aria da due giorni, oggi è diventata ufficiale: Ines Pisano ha ritirato la sua candidatura alla presidenza della Regione.

La magistrata bosana ha spiegato le regioni in un comunicato stampa: "Quando ho dato la mia disponibilità - sollecitata dall'entusiasmo di tanti sostenitori, ai quali va la mia gratitudine incondizionata- ad animarmi erano esclusivamente due obiettivi: la possibilità di costruire un progetto innovativo ed alternativo alle vecchie logiche, ed unire il più possibile tutti coloro che si riconoscevano in una nuova idea di futuro per la Sardegna".

"Ma la legge elettorale vigente - ha proseguito Pisano - non consente l'emersione di soggetti che non siano parte del sistema e già strutturati. Il rischio reale è quello di contribuire esclusivamente all'eccesso di frammentazione, a quell'atavico 'Centu concas, centu berrittas' che invece dobbiamo superare. Per questa da ultima arrivata nell'agone, voglio essere la prima a fare un passo indietro, come atto d'amore per la Sardegna".

"Non è una diserzione o una fuga - chiarisce la magistrata del Tar - al contrario è un gesto di umiltà e passione per la nostra terra. Il mio impegno per sognare un modello innovativo di autonomia, non viene meno, seppure da semplice spettatrice esterna. Rimango convinta che per la nostra isola c'è bisogno delle Pisano ha anche confermato un'altra voce che circolava da giovedì: il suo sostegno al candidato del centrosinistra Massimo Zedda "del quale ho potuto apprezzare la mia stessa visione del futuro della Sardegna e l'onestà dell'uomo indisponibile a cedere a facili compromessi".
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