Non si sono presentati alla riunione del tavolo del Campo largo, questa mattina. Andranno a Palazzo Doglio, sabato alle 17, dove Renato Soru potrebbe ufficializzare la sua candidatura a presidente della Regione. 

Questi gli ultimi movimenti nella casa dei progressisti, partito che fa capo a Luciano Uras, Massimo Zedda e Francesco Agus. In testa alle contestazioni c’è l’individuazione della candidata pentastellata Alessandra Todde, arrivata da un accordo tra Pd e M5s.

«Sul metodo, il tavolo della coalizione aveva posto come primo punto fondamentale l’esigenza di riunire e tenere unita la coalizione. Constatiamo, invece, il restringimento del perimetro del campo, sempre meno largo e sempre più conflittuale, esternamente ed internamente alle forze politiche che lo compongono. Non accorgersi di questo sarebbe miope e sbagliato», si legge in una nota firmata dal coordinamento del partito. 

Segue l’annuncio della diserzione del tavolo di coalizione (lasciato anche da Liberu e da Più Europa). Con una spiegazione: «Nessuno più di noi, parlano i fatti, lavora e ha lavorato in questi 5 anni per superare l’attuale gestione regionale e dare alla Sardegna un’alternativa, collaborando e facendo da collante tra le parti politiche del campo largo, compreso il Movimento 5 Stelle, i cui rapporti con il resto dell’opposizione erano connotati da una forte diffidenza politica reciproca». 

I Progressisti pensano che «le prossime elezioni regionali si possano vincere, ritrovando l’unità di tutte le forze politiche e movimenti. Riteniamo che la scelta della futura candidata o candidato alla presidenza debba partire da quei principi democratici che hanno sempre animato le forze e i movimenti all’interno del campo largo e che occorra riconnettere lo schieramento democratico al proprio popolo elettore, avviando procedure di consultazione per verificare il gradimento prima sulla candidata o sul candidato presidente, poi sui punti programmatici di maggior rilievo». 

Il prossimo appuntamento nell’agenda dei Progressisti è per sabato alle 17, a Palazzo Doglio. Parlano di «una grande assemblea, invitiamo cittadine e cittadini a partecipare a momenti di approfondimento di questo percorso, che è lungo e sicuramente non si chiuderà domani». Non lo dicono, ma alla stessa ora, nello stesso posto, c’è Renato Soru. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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