Uno spettacolo eversivo, dal titolo “Cappuccetto rosso senegalese”, e “una iniziativa politica” promossa dall’ANPI, durante la quale, in occasione delle celebrazioni del prossimo 25 aprile, sarà intonata “Bella ciao”, canzone simbolo della resistenza partigiana durante la Seconda Guerra mondiale. Spettatori, ma anche protagonisti di entrambe le performance saranno, come ha avuto modo di verificare personalmente il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami (il primo a citofonare a stranieri o presunti tali a Bologna, durante la recente campagna elettorale), gli studenti dell’Istituto comprensivo di Medicina, un comune di 16mila abitanti alle porte del capoluogo emiliano romagnolo, ovvero bambini e ragazzini delle elementari e delle medie. A far arrabbiare Bignami a tal punto da rivolgere, martedì scorso un’interrogazione al neo ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, il fatto che “temi di natura chiaramente politica, surrettiziamente presentati come formativi, vengano imposti nell'attività scolastica di bambini che le famiglie affidano alla scuola per ovvie ragioni didattiche e non certo per vederli sottoporre a un'attività propagandistica e politica”. Unica consolazione per il deputato, le rassicurazioni della dirigente scolastica che, si legge nell’atto, ha puntualizzato che i piccoli “non dovrebbero cantare nulla del genere”.

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