Dopo aver rinunciato a candidarsi per un secondo mandato, lasciando campo libero a Beppe Sala, l'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia torna nell'agone politico, facendosi promotore di un nuovo progetto politico, questa volta di respiro nazionale.

Campo Progressista il nome scelto per il nuovo sodalizio. "Non un partito", precisa l'ex primo cittadino del capoluogo lombardo, bensì un sodalizio fatto da esponenti di "associazioni, amministrazioni, volontariato laico e cattolico", che si pone come obiettivo quello di "spostare il Pd a sinistra" e contribuire a farlo arrivare - e magari superare - la fatidica soglia del 40 per cento.

"Siamo pronti a parlare con tutti" con la speranza di recuperare i "milioni di voti persi" dal centro-sinistra, spiega Pisapia.

"Faremo iniziative in diverse città, anche con sindaci e amministratori di piccoli e grandi Comuni. E l'11 marzo faremo il primo grande incontro nazionale, a Roma. Poi apriremo le Officine per il programma".

Quanto al ruolo dei reduci di Sinistra Ecologia e Libertà, che nel 2013 si presentò in alleanza coi democratici, "Sel si è divisa e si è sciolta", dice Pisapia. Aggiungendo: "Il mio amico Nichi Vendola pensa che non sia più possibile costruire un centrosinistra con un Pd geneticamente modificato, scambiando Renzi con il popolo del Pd. Io la penso diversamente. Rispetto la sua posizione; chiedo rispetto per la mia".
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