La tempistica è quasi perfetta. Mentre il governo guidato dal professor Giuseppe Conte giura al Quirinale il Pd riunisce il suo popolo in piazza Ss. Apostoli, a Roma, per la prima iniziativa da forza di opposizione da 7 anni a questa parte.

Solo interventi della popolazione civile prima di quello conclusivo, affidato a al reggente dem Maurizio Martina.

In piazza ci sono diversi ministri del governo uscente (Fedeli, Minniti, Calenda, Orlando, Lotti), gli alleati del potenziale fronte repubblicano di cui si è parlato in questi giorni, per rilanciare il centrosinistra e opporsi all'esecutivo giallo-verde. Da Laura Boldrini a Bruno Tabacci, da Benedetto Della Vedova al socialista Riccardo Nencini, oltre al verde Angelo Bonelli diversi esponenti di LeU.

Manca Matteo Renzi, impegnato in un tour tra Cina e Stati Uniti, così come Gentiloni - quello che in molti, da Martina a Calenda hanno indicato come leader di questo Fronte repubblicano - impegnato nella cerimonia del passaggio di consegne a Palazzo Chigi.

La manifestazione comincia sulle note dell'inno di Mameli con la lettura dell'articolo 1 della Costituzione.

Ragazzi leggono l'articolo 1 della Costituzione
Ragazzi leggono l'articolo 1 della Costituzione
Ragazzi leggono l'articolo 1 della Costituzione

Poi, dopo diversi interventi di esponenti della società civile, arriva il momento del segretario reggente del Pd.

"Rivolgiamo un saluto caloroso al presidente Sergio Mattarella. Noi gli chiediamo scusa per quello che ha dovuto sentire e per gli insulti", comincia così il discorso di Maurizio Martina.

"L'Italia - osserva il segretario reggente dem - è a un passaggio storico che riguarda il suo destino e quello dell'Europa. Bisogna tener alta la bandiera europea, qualcuno ha parlato di uscire dall'Europa".

Poi traccia la strada da seguire per riconquistare quel consenso che il Pd negli ultimi anni ha perso: "Noi dobbiamo essere popolari in alternativa ai populisti. Cerchiamo parole alternative, prepariamo e organizziamo la riscossa ma facciamolo dentro uno sforzo popolare, non regaliamo agli altri l'idea che noi siamo nel Palazzo".

Martina, una foto con i giovani
Martina, una foto con i giovani
Martina, una foto con i giovani

Un governo, quello che sta nascendo, che secondo i dem è "pericoloso, populista e di destra".

"Questa piazza - continua il bergamasco - va presa come l'inizio di una nuova storia e un nuovo impegno. Per fare questo lavoro serviamo tutti e dobbiamo anche andare oltre le incomprensioni, gli errori, i litigi che hanno aiutato gli altri e non noi. Costruiamo una pagina nuova, forti delle nostre radici e orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto, capaci di andare oltre i nostri limiti".

Infine un messaggio a Matteo Salvini: "Da che parte stai? Esci dalle dirette Facebook e vediamo se sei capace di difendere gli interessi di un Paese. Stai con i dazi di Trump o con gli operai di Terni?".

E gli auguri di "buon lavoro" al nuovo esecutivo, nella speranza che i ministri "non dimentichino le parole con cui hanno giurato".

Saluta Palazzo Chigi invece Paolo Gentiloni: "Grazie a tutta la squadra di governo. E a mia moglie. Servire l'Italia è stato un onore, oggi la lasciamo in condizioni migliori di quelle di cinque anni fa", ha scritto su Twitter l'ex presidente del Consiglio.

(Unioneonline/L)

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