Infuria la polemica politica, dopo le dichiarazioni del governatore Christian Solinas sui vaccini rifiutati dai pazienti fragili in molte zone della Sardegna.

Solinas, in consiglio regionale, ha affermato che tre pazienti fragili su quattro hanno declinato l’appuntamento per la somministrazione della dose, snocciolando anche dei dati: “Su 14mila telefonate, i sì al vaccino sono stati solo 3.800”.

Immediata la replica dell’opposizione, con i consiglieri dei Progressisti che chiedono a Villa Devoto di fare quanto prima “chiarezza” sulla situazione.

"I dati comunicati da Solinas sono di una gravità inaudita, da dove arrivano? Noi crediamo che siano sbagliati, incompleti e carenti dell'analisi del contesto - scrivono i Progressisti in una nota - abbiamo migliaia di pazienti fragili che attendono da mesi la chiamata per la prima dose, con quelle dichiarazioni il presidente ha umiliato per primi loro e i loro numerosi tentativi di mettersi in contatto con qualcuno che sappia dare una risposta sulle modalità delle vaccinazioni che spettano loro".

Probabilmente, attaccano i consiglieri d’opposizione, "Solinas confonde la richiesta legittima dei pazienti di un'assistenza particolare, come a esempio la somministrazione a domicilio che in Sardegna non è ancora partita, con un supposto rifiuto".

Per questo i Progressisti chiedono a Solinas di “spiegare su quali dati l'Ats chiama i pazienti. Devono dare una risposta alle migliaia di soggetti fragili che ogni giorno lamentano il totale abbandono da parte della Regione".

(Unioneonline/l.f.)

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