A Oristano tensione in Forza Italia.

La rappresentanza azzurra oristanese è in rotta di collisione con la direzione regionale ed è pronta ad autosospendersi dal partito.

Il sindaco Andrea Lutzu, il commissario provinciale Antonio Iatalese e il capogruppo Gigi Mureddu chiedono un incontro ai vertici regionali, altrimenti lo strappo diventerà insanabile.

I malumori erano nell’aria da tempo, si contestavano il mancato coinvolgimento e alcune scelte della direzione regionale. Poi nei giorni scorsi c’è stata la presa di posizione di Iatalese deciso a dimettersi dal ruolo di commissario provinciale in aperto contrasto con il partito; puntuale la replica del coordinatore regionale Ugo Cappellacci che ha rispedito al mittente le critiche.

Venerdì sera c’è stata una riunione fiume in cui il gruppo oristanese ha fatto quadrato.

"Dai vertici regionali non c’è stata alcuna autocritica sulla disattenzione verso le istanze del nostro territorio che da sempre ha espresso un solido consenso elettorale per FI", ribadiscono in una nota Lutzu, Iatalese e Mureddu.

E proprio loro ricordano l'exploit delle Comunali del 2017 quando "Oristano ha proclamato un sindaco azzurro con un 66 per cento al ballottaggio e ben 9 consiglieri su 16 di maggioranza".

"Già questo risultato - fanno notare - avrebbe dovuto dare al nostro territorio l'opportunità di essere rappresentato anche in Parlamento con un candidato per le Politiche ma nulla di fatto".

Poi l’ultimo atto con le Regionali del febbraio scorso: "La coalizione di centrodestra ha vinto anche grazie al nostro apporto ma nessuno di noi è stato coinvolto dal partito nelle varie scelte – sottolineano - Abbiamo necessità di avere risposte concrete e adeguate ai malumori diffusi dalla base".

La dirigenza oristanese insiste sulla necessità di maggiore attenzione per il territorio perché "senza risultati tangibili il prezzo da pagare è la diminuzione di consensi verso un partito che a livello cagliaritano non fa gioco di squadra – aggiungono – e non è un fenomeno solo oristanese visto che i malumori si registrano anche in altre zone". Da qui la richiesta di un confronto urgente.
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