Dopo quella di ieri sul reddito di cittadinanza, nuova polemica tutta sarda tra Pd e Fratelli d’Italia.

Ad accenderla ancora una volta è la parlamentare dem e presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura, in merito alle posizioni espresse da Giorgia Meloni sul lavoro e sul sostegno al reddito.

“Non solo FdI confonde apposta la lotta alla povertà con politiche attive del lavoro, ma oggi Meloni mette pure in discussione il salario minimo, fingendo di non sapere che il lavoro povero è un'emergenza nazionale, soprattutto per donne e giovani. Prima di dar lezioni stizzite i 'patrioti' tocchino con mano la durezza della realtà sociale italiana”, dichiara.

Precisando che “prima di tutto dev'essere chiaro che il reddito di cittadinanza e le altre misure di sostegno hanno consentito alle famiglie sarde di mettere un pasto in tavola durante la pandemia”, Mura ricorda che “mentre FdI voleva e vuole reintrodurre i voucher io e il Pd abbiamo reso obbligatoria la clausola sociale per tutelare i lavoratori degli appalti, abbiamo riconfermato Opzione donna e Ape sociale, migliorato il reddito di cittadinanza e introdotto misure di ulteriore sostegno alla povertà. A tutto questo Fratelli d'Italia ha sempre votato contro”.

Pronta la replica del deputato Fdi Salvatore Deidda: “Mi pare che non siamo mai stati al governo in questi anni, il Pd non può dare lezioni su come si combatte la povertà, visto che sotto i loro governo si sono moltiplicate le crisi aziendali e le nuove povertà”.

“Andiamo insieme dai lavoratori di Air Italy che attendono ancora il tavolo per salvare il loro lavoro – incalza Deidda -, parliamo dei lavoratori della sicurezza privata che rivendicano un tavolo per il nuovo contratto, i lavoratori della Sanac, della Portovesme o del Polo di Porto Torres. Parliamo di costo del lavoro, troppo alto. Due legislature in cui il Pd è stato al Governo e non hanno mai tagliato il costo del lavoro o semplificato la vita a chi vuole creare impresa. Basta lezioni”.

(Unioneonline/L)

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