Meloni: «Noi accusati di odio da chi festeggia l’omicidio di Kirk». Vannacci rilancia: «Violenza è sempre di sinistra»
La premier parla alla festa dell’Udc. Il generale leghista sui social: «I progressisti sono un pericolo per la democrazia»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Vengo da una comunità politica che spesso è tata accusata di diffondere odio, guarda un po' dagli stessi che festeggiano e giustificano l'omicidio intenzionale di un ragazzo che aveva la colpa di difendere con coraggio le sue idee». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo alla festa nazionale dell'Udc, a Roma, facendo riferimento all'assassinio di Charlie Kirk, l’influencer Maga freddato con una fucilata durante un comizio.
«Vogliamo dimostrare cioè che la politica può essere autorevole, che può essere credibile, che è capace di dedizione, che è capace di sacrificio, che può essere fatta con amore, per quello in cui si crede, per la propria nazione, per la propria gente. Guardate, lo voglio dire nel tempo in cui l'odio e la violenza politica stanno tornando drammaticamente una realtà, facendo venire molti nodi al pettine», ha aggiunto la presidente del Consiglio.
E se la premier ha cercato di mantenere un equilibrio nelle dichiarazioni, più sbilanciato è Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega, che si è dedicato ai social mentre Meloni parlava a Roma. Rilanciando fake news già smentite, il generale ha scritto: «E così oggi abbiamo scoperto che l’assassino di Charlie Kirk è un noto antifascista. Sulle pallottole aveva inciso le parole “Bella Ciao” e in casa aveva vari riferimenti al mondo progressista ed Lgbt. Odiava chi la pensava in modo diverso, era intollerante come lo sono quasi tutte le persone di sinistra. Il “campo della tolleranza, della pace, dell’inclusione, della diversità” (tutte, tranne quella di pensiero, mai ammessa!) è un campo che uccide. La violenza politica oggi è sempre di sinistra», sostiene il leghista, «I progressisti rappresentano un pericolo per la democrazia. E in Italia non sono diversi: ricordiamoci Ilaria Salis, pluricondannata e indagata per aver spaccato la testa a chi non la pensava come lei. Il professore Christian Raimo che ha ammesso in pubblico che lui insegna a picchiare i neonazisti, la violenza urbana, le occupazioni abusive, i casseurs che distruggono le nostre città, i graffitari e imbrattatori dei beni comuni, coloro che bloccano il traffico e le ferrovie, quelli che incendiano gli autobus, quelli che okkupano le università, la censura, la demonizzazione dell'avversario, i pestaggi....dove c’è violenzaa c’è sinistra. Credo sia giunto il momento che la sinistra si interroghi sulla propria natura violenta e totalitaria».
(Unioneonline/E.Fr.)