M5S a Rimini, Grillo: "Sarò il papà di tutti". Sulle primarie l'ombra degli hacker
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La quarta edizione di Italia 5 Stelle si apre con un'assenza importante, quella del presidente della Commissione Vigilanza Rai Roberto Fico, che non salirà sul palco di Rimini - a quanto si apprende - in nessuno dei tre giorni della kermesse.
Uno stop, si dice, da parte del fondatore del movimento Beppe Grillo all'ala ortodossa, contraria alla doppia carica del candidato premier che si trova a diventare anche il "capo politico" del M5S.
CAPO POLITICO O PREMIER? - Sulla questione interviene lo stesso Grillo che minimizza: "Capo politico è solo una parola, è una questione che impone la legge". Il fondatore, precisa, resta lui ("Sperando di non fare la fine di Berlusconi", scherza).
"Le decisioni importanti le prederanno sempre gli iscritti, tuttavia è importante che ci sia un giovane di trent'anni che, se verrà eletto, andrà a parlare con i capi di Stato".
"Si apre una bellissima fase - assicura il garante -. Si apre una nuova fase piena di giovani, di trentenni e quarantenni. È meraviglioso. Io sarò sempre il papà di tutti, ma ormai sono vecchio".
LE PRIMARIE - "Una partecipazione tra le più alte di sempre", si legge sul blog di Grillo alla chiusura - alle 12 - delle votazioni. Affermazione tesa a giustificare i rallentamenti della piattaforma Rousseau, presa d'assalto per ore da un numero ancora non precisato ma alto, di quei 140mila iscritti al M5S.
GLI HACKER - "Nelle giornate di venerdì e di sabato - spiega il blog - abbiamo notato dei tentativi di attacchi hacker simili ai precedenti, che sono stati respinti".
In realtà la minaccia dell'hacker Rogue 0 si è fatta di nuovo sentire: "Tranquilli, Luigi Di Maio ha già vinto - ha scritto dopo giorni di silenzio - ve lo assicurano decine di miei voti certificati".
Stasera alle 19, dal palco di Rimini, sarà proclamato il vincitore delle primarie.
(Redazione Online/D)
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