Nell'Unione europea il 33% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale, il 55% è stato molestato sessualmente. Le donne guadagnano in media il 16% in meno rispetto agli uomini e continuano a incontrare ostacoli all'accesso e alla permanenza sul mercato del lavoro.

Ancora, le donne rimangono sottorappresentate nelle posizioni di leader, comprese le grandi aziende, in cui tra gli amministratori delegati sono solo l'8%. "L'uguaglianza di genere è un principio fondamentale dell'Unione europea, ma non è ancora una realtà», ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Negli affari, nella politica e nella società, possiamo raggiungere il nostro pieno potenziale solo se utilizziamo tutto il nostro talento e la nostra diversità. Non è pensabile utilizzare solo metà della popolazione, metà delle idee o metà dell'energia. Con la strategia per l'uguaglianza di genere, stiamo spingendo verso progressi sempre più rapidi per promuovere la parità tra uomini e donne».

La strategia per la parità è stata presentata nelle scorse settimane a Bruxelles, quando ancora non era esplosa l'emergenza Coronavirus. Negli ultimi decenni sono stati fatti passi avanti importanti in tema di uguaglianza, ma la violenza e gli stereotipi continuano a persistere. Secondo l'Ufficio studi di Bruxelles, una donna su tre nell'Unione europea è stata vittima di violenza fisica e/o sessuale. Anche se un numero maggiore di donne consegue la laurea, il guadagno è in media il 16% in meno rispetto a quello degli uomini a pari livello, mentre a capo dei board delle grandi società, le signore sono un numero troppo esiguo. La strategia messa in campo dalla Comunità per il 2020-2025 lancia una serie di azioni chiave e la Commissione si impegna a garantire una prospettiva di parità in tutti i settori politici dell'Unione.

"L'Europa offre le stesse opportunità a tutti coloro che condividono le stesse aspirazioni". Dice la vicepresidente responsabile per i valori e la trasparenza Vera Jourová: "Poiché la nostra società sta attraversando importanti transizioni, come quelle verdi e digitali, dobbiamo garantire che le donne e gli uomini abbiano pari opportunità e che le disuguaglianze non siano ulteriormente esacerbate dal cambiamento. Al contrario, dobbiamo creare le condizioni affinché le donne siano agenti per un'equa transizione sul lavoro e in privato". La commissaria per l'uguaglianza, Helena Dalli, ha dichiarato: "L'uguaglianza è una risorsa infinita e ce n'è abbastanza per tutti. D'altro canto, la discriminazione costa alle persone che la soffrono e alla società nel suo complesso, in termini di mancanza di riconoscimento personale, mancanza di meritocrazia e perdita di talento e innovazione. Vogliamo garantire che le donne non debbano superare ulteriori ostacoli per raggiungere ciò che gli uomini hanno come dato, e siano messe nelle condizioni di raggiungere il loro pieno potenziale".

I punti cardine della strategia riguardano la lotta alla violenza di genere e agli stereotipi; la pari partecipazione al mercato del lavoro e la parità retributiva; l'equilibrio nel processo decisionale e politico. Sul primo punto, la Commissione intende estendere le aree del crimine a forme specifiche di violenza contro le donne, tra cui molestie sessuali, abusi e mutilazioni genitali femminili. La seconda azione evidenzia quanto la parità di genere sia una condizione essenziale per un'economia innovativa, competitiva e fiorente. Date le sfide demografiche e le transizioni verdi e digitali - spiegano da Bruxelles - è necessario sostenere le donne nella ricerca di lavoro in settori con carenze di competenze, in particolare tecnologia e Intelligenza artificiale. Per far fronte alla disparità retributiva, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sulla trasparenza salariale e presenterà misure vincolanti entro la fine del 2020. La parità di genere nel mercato del lavoro, dell'inclusione sociale e dell'istruzione, sarà continuamente monitorata. Ancora, la Commissione spingerà per l'effettivo equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società e promuoverà la partecipazione delle donne alla politica, anche alle elezioni del Parlamento europeo del 2024. Per dare il buon esempio, entro la fine del 2024 la Commissione punterà a raggiungere un equilibrio di genere del 50% a tutti i livelli della sua gestione.

Per realizzare tutte queste misure è stata creata una task force sull'uguaglianza, e saranno promosse anche azioni fuori dal perimetro comunitario, in nome dell'emancipazione e della lotta contro la violenza in diverse parti del mondo.
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