L’obesità riconosciuta come malattia: la legge italiana è la prima al mondo
Un ddl per la prevenzione e la cura della patologia e un altro che riconosce il 16 maggio quale Giornata nazionale contro il body shaming(Ansa)
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Un ddl per la prevenzione e la cura dell'obesità, che riconosce questa condizione come malattia e fa dell'Italia il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge specifica per tale patologia, e un altro che riconosce il 16 maggio quale Giornata nazionale contro la denigrazione dell'aspetto fisico delle persone (body shaming).
Unanime il plauso di forze politiche e società civile anche se, affermano opposizioni e associazioni dei pazienti, bisognerà ora passare alle azioni concrete a partire dall'inserimento nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) delle cure e prestazioni per le persone obese, passaggio essenziale per garantirne la gratuità.
Il ddl sull'obesità di cui è primo firmatario Roberto Pella (FI), approvato in via definitiva e dunque ora legge, ha visto la maggioranza votare a favore, mentre le opposizioni si sono astenute chiedendo maggiori risorse e l'inserimento da subito dell'obesità nei Lea. Per la prima volta vengono però fissati dei punti fermi: l'obesità è riconosciuta come una malattia progressiva e recidivante, si prevedono campagne di sensibilizzazione, di formazione, l'agevolazione dell'inserimento delle persone obese nelle attività scolastiche, lavorative e sportivo-ricreative, un osservatorio nazionale, e sono stanziati fondi specifici. Per il finanziamento di un programma nazionale per la prevenzione e la cura è infatti autorizzata la spesa di 700.000 euro per l'anno 2025, di 800.000 euro per il 2026 e di 1,2 milioni di euro annui dal 2027. Al fine di promuovere la formazione e l'aggiornamento in materia di obesità degli studenti universitari, dei medici di medicina generale, dei pediatri e del personale del Ssn sono invece previsti 400.000 euro annui a decorrere dal 2025. Ma il punto cruciale è anche la gratuità delle cure: con il riconoscimento dell'obesità come malattia cronica, le cure saranno a carico del Ssn, ma previo il necessario inserimento nei Lea.
E perché ciò avvenga, affermano Pd e opposizioni, sono necessarie risorse congrue, con l'obiettivo di garantire un accesso equo per tutti i malati a visite specialistiche, trattamenti farmacologici, chirurgia bariatrica e percorsi multidisciplinari. Risorse che però, denunciano, «non ci sono». Una prima risposta arriva dal ministro della Salute, Orazio Schillaci: «Aver approvato una legge contro l'obesità è un segno di civiltà». Quanto alla introduzione dell'obesità nei Lea, «valutiamo - ha detto il ministro -. Nei Lea ci sono tante cose da inserire, ma credo che aver approvato una legge sull'obesità dimostri l'attenzione che abbiamo sulla salute pubblica».
«Finalmente le persone con obesità vedono riconosciuta da una legge la propria malattia e il diritto a essere tutelate - afferma Iris Zani, presidente della Federazione Italiana Associazioni Obesità (Fiao) - tuttavia questo risultato è un punto di partenza e non di arrivo e bisognerà iniziare a lavorare sulla programmazione delle azioni da mettere in atto, ma soprattutto sulla richiesta fattiva dell'inserimento nei Lea di tutte le prestazioni necessarie». Oggi in Italia oltre 6 milioni di persone, giovani e anziani, convivono con l'obesità, che può portare con sé diabete, malattie cardiovascolari e tumori. Ma ancora in troppi pensano che si tratti solo di un rapporto sbagliato col cibo o di un problema estetico, spesso oggetto di body shaming. Da oggi, anche su questo si spera ci sarà una maggiore consapevolezza grazie all'istituzione di una Giornata nazionale il 16 maggio. La giornata, grazie al ddl di cui è prima firmataria la presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio Martina Semenzato, prevede iniziative «al fine di sensibilizzare i cittadini sulla gravità dei comportamenti offensivi che hanno come obiettivo la denigrazione del corpo» e per prevenire tali comportamenti volti «a denigrare e ridicolizzare una persona per il suo aspetto fisico». Il colore simbolo della Giornata è il fucsia, scelto per rappresentare «l'ottimismo dinamico e l'evoluzione personale che porta all'affermazione di se stessi».
(Unioneonline)