"Bisogna estendere gli 80 euro, lo diremo in campagna elettorale, soprattutto alle famiglie che hanno figli". Questa la promessa di Matteo Renzi, che ha chiuso, stamani, a Firenze, l'ottava edizione della Leopolda.

Alla kermesse ideata dallo stesso Renzi hanno partecipato molti big del Pd e del governo, come Graziano Delrio, ministro dei Trasporti, Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione, e Maurizio Martina, Politiche agricole.

Nel suo intervento, il segretario dem ha toccato numerosi punti.

Cominciando proprio dalla necessità di aiutare le famiglie e, con esse, anche i giovani.

"Dobbiamo avere il coraggio di partire da ciò che ci ha bruciato, il referendum. Ma oggi siamo ancora qui, più forti di prima; la prima proposta che faremo dopo il voto non sarà un bonus, che pure difendo, ma il servizio civile per i ragazzi e le ragazze".

I MILLENNIALS - Renzi si è più volte soffermato sulle nuove generazioni: "Il popolo della Leopolda si è riunito ed è cresciuto. Qualcuno di loro era alle elementari nel 2010 quando abbiamo iniziato. A loro dico: non ammalatevi del virus dell'autocommiserazione, che fa dipendere il fallimento da altri e il successo da se stessi. Se fallite è perché non ci avete provato abbastanza. Serve coraggio di riprovarci, senza paura di battere boccate. Provateci cari pischelli in cammino, cari millenials, cari ragazze e ragazzi".

"Se guardiamo indietro a ciò che è accaduto quest’anno diciamo: eh, però, se fosse andato bene il referendum, oggi sì che l'Italia opererebbe un ruolo diverso. Sì, il Pil cresce, l'occupazione anche, ma quanto saremmo più forti se il referendum osse andato diversamente. Se perfino la Germania ha perso quell'immagine di invincibilità, perfino la Germania soffre i problemi di una potenziale instabilità, fa i conti con la crisi della democrazia dell'occidente e l'Europa di oggi".

FAKE NEWS - Renzi ha poi affrontato il tema delle fake news. Puntando l'indice contro Movimento 5 Stelle e Lega Nord. "Oggi si è capito che M5s e Lega escono con gli stessi codici, una cosa enorme, utilizzano le stesse infrastrutture della rete. Noi non siamo interessati a chiudere nulla, a fare leggi o a censurare, ma tutto questo deve servire a educare per essere responsabili".

"Vi abbiamo sgamato", la chiosa, seguita dall'annuncio di un report periodico con tutte le bufale diffuse in rete di qui alle prossime elezioni.

Su Twitter, intanto, è apparsa una foto che ritrae Luca Lotti e Maria Elena Boschi insieme: "Un abbraccio affettuoso a chi pensa che due come noi - con tutto ciò che abbiamo fatto insieme in questi anni - possano dividersi sul futuro", si legge nella dida, e il riferimento è alle voci che nelle scorse ore davano per divergenti le loro opinioni.

DEBORA SERRACCHIANI - Dal palco ha parlato anche Debora Serracchiani, presidente della regione Friuli Venezia Giulia: "Cosa è cambiato in questi 8 anni? - si è chiesta - È tornato Berlusconi, che promette le stesse cose di 20 anni fa. A Berlusconi con forza diciamo che quasi un milione di posti di lavoro li abbiamo fatti davvero e abbiamo fatto quello che loro per 20 anni non hanno fatto. Non le abbiamo solo raccontate le cose, le abbiamo fatte, e partendo da qui, dalla Leopolda mettendo in campo una nuova classe dirigente". E poi, rivolgendosi "ai compagni di sinistra che non vogliono allearsi con noi perché siamo poco di sinistra", ha aggiunto: "Non continuiamo a dividerci sui cognomi, uniamoci sulle cose concrete che possono tornare a fare grande questo Paese".

DARIO NARDELLA - Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha fatto riferimento alla false notizie: "Quando una fake news comincia a creare un allarme, un danno ai cittadini e alle istituzioni dobbiamo reagire perché la verità fa parte del nostro Dna, l'odio non ci appartiene, appartiene a chi nella campagna elettorale in Sicilia si è augurato che il nostro amico Ettore Rosato bruciasse vivo", ha detto riferendosi al Movimento Cinque Stelle.

(Redazione Online/s.s.)

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