È una vera e propria bufera quella che si scatena sul presidente della Regione, Francesco Pigliaru dopo la decisione di non impugnare la Legge sulla buona scuola. Il presidente ha, di fatto, messo una pietra sopra una questione che il Consiglio regionale dovrà discutere martedì prossimo. Nonostante le proteste dei docenti, il presidente ha ribadito che nella legge ci sono delle cose buone. Le critiche arrivano anche dal territorio amico con il deputato di Sel, Michele Piras, che parla di dichiarazione «al limite dell’imbarazzante per la superficialità del giudizio espresso su una questione così rilevante». Il centrodestra attacca con l’ex presidente Cappellacci, sicuro che Pigliaru abbia paura di affrontare il Governo», e il capogruppo Pietro Pittalis che, però risponde a Piras ricordandogli l’appartenenza de suo partito alla maggioranza. La Cgil annuncia un sit-in in occasione della seduta del Consiglio e ricorda che «il ricorso sarebbe uno strumento di pressione importante sul piano politico e istituzionale possibile anche per parti di legge». Sostegno invece dal versante Pd: la deputata Romina Mura difende la legge e definisce «ingiuste le critiche al presidente», così come Gavino Manca, presidente della commissione Pubblica istruzione che parla di una «legge utile per il futuro dei nostri figli».
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