Nuova iniziativa in Consiglio regionale sul fronte della sanità. I consiglieri di Forza Italia – Piras, Cocciu, Chessa, Maieli, Marras e Talanas – hanno presentato una mozione per chiedere alla Giunta regionale di procedere con urgenza all’adeguamento delle retribuzioni del personale dell’Arnas Brotzu.

Al centro della proposta c’è la perequazione salariale tra i lavoratori del Brotzu – medici, infermieri, tecnici e operatori – e quelli di strutture analoghe in altre regioni italiane o in amministrazioni statali. Secondo i consiglieri forzisti, la disparità economica penalizza da anni i professionisti dell’ospedale cagliaritano, nonostante la struttura sia riconosciuta come Azienda di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (Arnas).

La mozione invita la Regione a utilizzare i 10 milioni di euro già stanziati dalla legge regionale n. 1 del 21 febbraio 2023 e a destinare una parte delle risorse del fondo LEA alla perequazione dei fondi contrattuali. Prevista anche la creazione, entro 60 giorni, di un tavolo tecnico tra Regione, Azienda e organizzazioni sindacali per definire criteri, tempi e modalità di attuazione.

«Il Brotzu rappresenta un’eccellenza della sanità sarda e nazionale – sottolineano i consiglieri azzurri – e il suo personale è il cuore pulsante di un sistema che ogni giorno garantisce il diritto alla salute dei cittadini. Riconoscere economicamente la loro professionalità non è un privilegio, ma un dovere istituzionale e morale». 

Secondo i firmatari, l’intervento avrebbe anche un effetto positivo sull’intero sistema sanitario regionale.

«Valorizzare il capitale umano – spiegano – significa rafforzare la sanità sarda nel suo complesso. La Regione non può permettere che l’eccellenza del Brotzu venga indebolita da ingiustizie retributive o da mancate valorizzazioni».

La mozione di Forza Italia, conclude la nota, vuole essere un segnale concreto di attenzione verso i professionisti della sanità e un invito alla Giunta a “passare dalle parole ai fatti”, utilizzando fondi già disponibili per garantire equità, merito e motivazione a chi opera ogni giorno nell’ospedale simbolo della sanità sarda.

(Unioneonline/Fr.Me.)

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