La Democrazia cristiana riparte anche da Sassari. Stamattina, nell’hotel Grazia Deledda, l’assemblea regionale del partito scudocrociato dopo l’incontro apripista di un mese fa a Quartu.

«I nostri obiettivi - afferma il vicecommissario regionale Marcello Orrù - sono presentarci pronti alle prossime scadenze elettorali. In particolare alle Regionali». Con l’obiettivo di emulare il successo delle recenti consultazioni siciliane con l’elezione di cinque deputati. Forti le critiche contro l’attuale governance isolana. «È stata assente - dichiara l’eurodeputata dc Francesca Donato - e distante dai problemi dei sardi. Pensiamo ad esempio al dramma della continuità territoriale». «Potremmo fare un patto tra le nostre isole - propone Pippo Enea, vicecommissario regionale della Democrazia Cristiana in Sicilia - i problemi sono simili, come la sanità e i trasporti».

Grande l’orgoglio dei sostenitori della Balena bianca, convinti di avere l’appoggio dei giovani. «I ragazzi mi chiedono - continua Orrù, che ha ricordato come, dopo una battaglia legale, si può di nuovo usare il simbolo - come abbiamo potuto permettere che questa nazione diventasse povera e senza prospettive per loro». Il riferimento è al post-dc e agli eventi degli ultimi anni. «Vogliamo rilanciare il nostro paese - afferma Attilio Dedoni, l’ex consigliere regionale sardo che ha deciso di rimettere in moto nell’Isola il partito - Come la Dc ha fatto dopo la Seconda guerra mondiale».

Entusiasti i presenti, alcuni dei quali venuti da Quartu con il pullman. «Tre ore di viaggio - rivela uno di loro - ma per sostenere questa passione politica ne vale la pena». Tra i partecipanti all’assemblea anche tre consiglieri comunali sassaresi e un assessore della giunta civica.

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