Effetto revival alla convention di Forza Italia a Napoli tra gli ormai tradizionali cori “Silvio, Silvio”, e gli aficionados in visibilio. 

Ospite d’onore Ron Moss, famoso ai più come Ridge Forrester di Beautiful (che ha di recente investito in una masseria tra Fasano e Monopoli) e sul palco della convention "ringrazia Silvio Berlusconi" e rivela che se avesse la residenza italiana "non avrebbe dubbi e voterebbe" per il Cavaliere.

Non era la prima volta che la Mostra d'Oltremare di Napoli ospitava Berlusconi e, con la sala della Mostra tappezzata di striscioni, bandiere e cartelli come in tante altre occasioni, inedita è stata invece la scelta di creare un effetto stadio con un bandierone tricolore srotolato a coprire la platea all'arrivo sul palco del leader di Fi.

Il Cav è arrivato alla Mostra intorno a mezzogiorno accompagnato da Marta Fascina, tailleur carta da zucchero e capelli raccolti in uno chignon.

Recuperando la lunga assenza dall'arena politica e accolto in sala da cori da stadio e un mega Tricolore sventolante, parla per 80 minuti. I primi 20 a braccio. A quasi 86 anni riparte dal passato per costruire il futuro. La sterzata arriva dopo mezzogiorno, insieme alla promessa agli elettori: "Sarò di nuovo in campo con voi" per le politiche del 2023. E già quest'anno, annuncia, "tornerò in tv e andrò nelle città a parlare".

Molti i riferimenti ai vecchi cavalli di battaglia: dalla giustizia all'anticomunismo professato già da giovane coprendo i manifesti del Pci, conditi con gli amarcord di mamma Rosa, che nel '94 lo avvertì del pericolo di fondare un partito ma lo incoraggiò a farlo, se era davvero il suo sogno. Era l'anno del “miracolo italiano”, 28 anni dopo bisogna crederci ancora, arringa i suoi tra gli applausi.

Al partito, sceso al 10% dei consensi, serve nuova linfa. Perciò rispolvera l'idea dei club azzurri ribattezzati “club della libertà”, chiedendo che ce ne sia uno in ogni Comune. Ma è sulla politica estera e sull'Ucraina che serve un cambio di passo. Gli ci sono volute meno di ventiquattro ore per passare dall'auspicio che "gli ucraini accettino le richieste di Putin" al "dobbiamo aiutarli a difendersi",  garantendo che il suo partito "è e rimarrà sempre atlantista, al fianco dell'Occidente, degli Stati Uniti e dell'Europa".

Chiusa la convention, il Cavaliere ha pranzato al ristorante dell'albergo sul lungomare che lo ospita: con i suoi più stretti collaboratori si sarebbe detto soddisfatto per la riuscita della manifestazione, e per il calore ricevuto da sostenitori e dirigenti. La "sua" Napoli, oggi come in passato, non lo ha deluso.

(Unioneonline/D)

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