Il centrodestra unito che vince, Forza Italia che si piazza davanti alla Lega, il calo dei 5 Stelle e la prevedibile debacle del Pd.

Questi i temi che lasciano in eredità le elezioni regionali del Molise, banco di prova per la formazione del nuovo governo che rinsalda la coalizione di centrodestra e fa scricchiolare, per il momento, l'asse Lega-M5S. Che Donato Toma sia il nuovo governatore di quello che nelle ultime settimane è stato definito "l'Ohio d'Italia" (proprio in virtù delle implicazioni nazionali del voto) diventa un dato quasi secondario.

Guardando alla coalizione che ha vinto le elezioni politiche (e anche queste regionali) è l'ennesima dimostrazione che un centrodestra unito - con un unico programma e un unico candidato - è la formula vincente. Toma ha vinto superando il 43% dei voti. Nel piccolo Molise si è verificato quanto accaduto in buona parte delle regioni del Nord, dalla Lombardia al Veneto, e potrebbe accadere domenica prossima in Friuli. A differenza del Lazio, dove la coalizione si è divisa e ha perso, consegnando la Regione al centrosinistra di Zingaretti. Anche la suddivisione interna dei voti sorride a un centrodestra unito e a Silvio Berlusconi, che sta facendo di tutto per scongiurare l'asse Salvini - Di Maio. Forza Italia perde qualcosa rispetto alle politiche, ma resta sopra alla Lega e non si fa cannibalizzare dallo scomodo alleato. A questo si aggiungono i tanti voti ottenuti dai partiti centristi, più vicini all'ex premier che al giovane leader leghista.

Donato Toma (al centro) brinda alla vittoria
Donato Toma (al centro) brinda alla vittoria
Donato Toma (al centro) brinda alla vittoria

Battuta d'arresto per i 5 Stelle, convinti di avere la vittoria in tasca e di poter ottenere la prima regione d'Italia dopo i risultati delle elezioni del 4 marzo. Il candidato pentastellato Andrea Greco si è fermato al 38,47%, a fronte del 45% sfiorato a livello regionale dal Movimento nelle scorse politiche. Forte a livello nazionale, più debole a livello locale, come sempre. E forse paga anche l'ambiguità di Luigi Di Maio, che da quasi due mesi va avanti con la politica dei due forni, anche se ultimamente sembra rivolgersi sempre più alla Lega.

Annunciata la debacle del Pd, che continua a perdere colpi (e voti) e a sprofondare: solo il 16% per Carlo Veneziale, candidato presidente del centrosinistra, addirittura l'8,71% per il Pd che continua a capitolare (il 4 marzo in Molise ha ottenuto il 15%).

LE REAZIONI - In Forza Italia è tutto un sottolineare l'ottimo stato di salute della coalizione di centrodestra e il calo pentastellato. "Dal Molise esce battuto e ridimensionato il dilettantismo dei 5 Stelle rispetto al voto di protesta espresso alle politiche. I grillini si dimostrano non credibili per una funzione di governo. La nostra coalizione cresce in modo importante, e in Molise come a livello nazionale è senza dubbio la prima area politica", è il commento di Silvio Berlusconi. "Caro Di Maio, altro che artifizio elettorale - sottolinea Mariastella Gelmini - la nostra area politica è forte, competitiva, credibile, e premiata dai cittadini nelle urne. Grazie a Silvio Berlusconi, che con la sua presenza, il suo carisma e il suo entusiasmo ha dato il colpo d'ala decisivo per la volata finale". "Chi resta unito, chi rispetta il mandato popolare, vince", osserva Deborah Bergamini, mandando un messaggio a Matteo Salvini. Si tratta di "un'altra indicazione chiara per il presidente Mattarella" secondo la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Gli italiani vogliono un governo guidato dal centrodestra con un programma di centrodestra". Anche Ugo Cappellacci commenta i risultati molisani: "I cittadini hanno bocciato la politica dei veti e del fango, confermando di essere più interessati alle cose da fare. Chi in queste settimane si è dedicato solo alla denigrazione dell'avversario si misuri sul piano delle azioni concrete anziché perdere tempo in chiacchiere, e cessi questo attacco seriale a Silvio Berlusconi".

Diversa la reazione di Matteo Salvini, che sottolinea la sconfitta del Pd: "Gli italiani hanno le idee chiare, sinistra e Pd cancellati dalla faccia della terra: io penso che per dignità il Pd non possa far parte di nessun governo". Poi lancia un messaggio a Di Maio: "Consiglio caldamente ai secondi arrivati di smettere di imporre veti e di metterci intorno a un tavolo a scrivere le riforme, a cominciare dalla Fornero. Centrodestra e 5 Stelle comincino a governare già da questa settimana". "Lega decisiva per questa vittoria - aggiunge - spero di tornare in Molise da premier"

Di Maio al Quirinale con la delegazione M5S
Di Maio al Quirinale con la delegazione M5S
Di Maio al Quirinale con la delegazione M5S

Ognuno i dati li legge a modo suo: "M5S si conferma anche in Molise prima forza politica: ci siamo presentati da soli, mentre dall'altra parte c'erano grandi ammucchiate che ora rischiano di sciogliersi come neve al sole e che difficilmente potranno lavorare per il bene dei molisani", è il commento di Luigi Di Maio. "Donato Toma (il vincitore, ndr) era sostenuto da una coalizione composta da 9 liste, di queste nemmeno una ha raggiunto il 10%. Forza Italia, Lega e FdI insieme superano appena il 22% mentre noi, da soli, superiamo il 38%. Questo risultato è la dimostrazione che una larga parte del Paese ci chiede con forza di archiviare la vecchia politica e di far partire un governo del cambiamento". I pentastellati in mattinata hanno anche presentato i 10 punti del contratto di governo da proporre a Lega o Pd.

Ettore Rosato
Ettore Rosato
Ettore Rosato

Tra i dem il commento, amaro, è di Ettore Rosato: "Un bruttissimo risultato, un risultato che ci aspettavamo. Per noi andrà meglio in Friuli Venezia Giulia". Poi il vicepresidente della Camera parla delle consultazioni per la formazione del nuovo governo: "C'è una trattativa in atto tra Lega e M5S, e finchè è aperta per noi non si può iniziare una discussione di merito. Decidano se questo fidanzamento che dura da 60 giorni porti a un matrimonio oppure no. Se il tentativo con la Lega fallisce, ci misureremo con M5S anche sul programma, ma devono dirci formalmente che è concluso il tentativo di fare il governo con la Lega".

E ora, per quanto riguarda il governo nazionale, si attendono le prossime mosse: il probabile incarico esplorativo a Roberto Fico (convocato al Quirinale per le 17), dopo il fallimento della Casellati. Le prime reali verifiche su una possibilità di alleanza tra Pd e 5 Stelle. E, domenica prossima, le regionali in Friuli, che sulla carta dovrebbero concludersi con un'altra vittoria del centrodestra unito.

Il colloquio tra Mattarella e Roberto Fico
Il colloquio tra Mattarella e Roberto Fico
Il colloquio tra Mattarella e Roberto Fico

(Unioneonline/L)

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