«Eccomi, sono qui per voi, per la prima volta in camicia e giacca dopo oltre un mese».

Torna Silvio Berlusconi, che con un video registrato dall’ospedale San Raffaele dove è ricoverato ormai da un mese, interviene alla convention di Forza Italia a Milano accolto da una standing ovation.

Seduto a una scrivania con un plico di fogli davanti, due copie di un suo libro e un bicchiere d'acqua, sullo sfondo un cartellone di Forza Italia, la bandiera tricolore e quella europea, l'ex premier pronuncia il suo discorso con una voce che spesso e volentieri appare affaticata.

«Qualche notte fa, qui al San Raffaele mi sono svegliato improvvisamente con una domanda in testa che non riuscivo a mandare via. 'Ma come mai sono qui? Ma che ci faccio qui? Per cosa sto combattendo io qui?'. Vicino a me vegliava la mia Marta. Anche a lei posi la stessa domanda. 'Perché siamo qui?'. E lei mi disse ‘Siamo qui perché hai lavorato tanto, ti stai impegnando molto perché per salvare la nostra democrazia e la nostra libertà'. E questo voglio ricordarlo, voglio raccontare anche a voi quel che ho pensato e passato, anche se so che il farlo mi emozionerà davvero», ha detto il leader di FI, non senza ringraziare chi gli è stato vicino, in primis gli avversari politici per tutti i messaggi di vicinanza e di affetto ricevuti. 

Il Cav è partito dal 1993 raccontando di come maturò l’idea di “scendere in campo” dopo che i sondaggisti Fininvest gli avevano prospettato la “vittoria dei comunisti” alle imminenti elezioni.

Poi è passato a tematiche di più stretta attualità: «Noi siamo il pilastro essenziale e leale di questa maggioranza, siamo la spina dorsale di questo Governo. Per questo siamo in campo, per far sì che le sue decisioni siano davvero corrette, giuste, equilibrate. Forza Italia è per noi come una religione laica, la religione della libertà di cui parlava Benedetto Croce, una religione del cuore, della mente, un impegno verso noi stessi, i nostri figli, gli italiani. Mi raccomando, andiamo avanti così, con convinzione, entusiasmo, passione. Nessuno riuscirà a sconfiggerci, vedrete che gli italiani ci considereranno i loro santi laici, i santi della loro libertà e del benessere. Sarò con voi con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno del '94, il futuro è delle nostre idee, il futuro ci deve garantire una vera e completa libertà».

Il Governo Meloni «in pochi mesi ha portato a casa risultati di cui siamo orgogliosi», ha aggiunto Berlusconi, ricordando che l’obiettivo deve «aumentare le pensioni e ridurre le tasse» e sollecitando una politica militare unica europea, perché altrimenti «se la Cina ci occupasse non riusciremmo a contrastarla».

«Soltanto un grande uomo, un grande statista, un grande leader politico dopo un mese di degenza ha la forza di rivolgersi ai suoi, all'Italia con un messaggio che rivendicherà la nostra identità», ha detto Antonio Tajani prima del videomessaggio del Cav che ha chiuso l’evento. «Berlusconi – ha aggiunto - è la nostra guida e lo sarà ancora a lungo. Lo sforzo che ha fatto, dopo un mese di degenza, per stare con noi dimostra la sua grandezza umana e il fatto che è un uomo di Stato, un grande leader, non è solo il nostro leader ma molto, molto di più». 

(Unioneonline/L)

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