"Io ho agito come dovevo agire: con il mio cuore, con la mia anima e con la mia intelligenza. Non sono il padre-padrone del Movimento".

Beppe Grillo risponde così a Giuseppe Conte dopo la conferenza stampa di ieri in cui l’ex premier ha attaccato il garante. Un modo per abbassare i toni, anche se la scissione ormai è a un passo.

"Io sono il papà del Movimento: ho fatto delle cose straordinarie, con chi oggi mi sta disprezzando, che non rinnego", ha aggiunto Grillo. Sullo statuto di Conte "mi è arrivata la bozza, ed era una roba in cui si metteva al centro lui, forse aveva frainteso quando agli Stati Generali gli iscritti avevano detto di fare una distribuzione dei poteri, perché sei hai tutto in mano ti fai in mano da solo". 

La rottura ormai è realtà, tanto che la priorità per Grillo è ora votare il direttorio che comporrà la leadership collegiale decisa dagli Stati Generali del Movimento: "In 24 ore".

"Stiamo uniti se possiamo e se poi qualcuno vuol fare una scelta diversa la farà in tutta coscienza", dice Grillo che ha messo in conto la nascita di nuovi gruppi parlamentari contiani.

LA REPLICA DI CONTE – L’ex candidato leader non pare volersi fare di lato: il suo progetto politico non rimarrà "nel cassetto per la contrarietà di una persona sola" annuncia.

"Ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo ma non dica falsità sul mio conto – spiega -. C'è tanto sostegno dei cittadini: ho lavorato per 4 mesi. Ho aspettato Grillo in piena trasparenza. Sono pronto a pubblicare lo scambio di mail che ho avuto con Grillo se lui mi autorizza". 

LA RIFONDAZIONE – Più difficile la strada per la rifondazione del Movimento con il vecchio armamentario. Vito Crimi, contrario al voto su Rousseau, minaccia le dimissioni dal Comitato di Garanzia e anche la sua permanenza nello stesso movimento. E come lui anche gli altri componenti del comitato come Giancarlo Cancelleri e Roberta Lombardi.

In Parlamento intanto si susseguono assemblee, alla Camera e in Senato per cercare di trovare una quadra. Ormai pare ovvio che si andrà alla conta, chi sta con Conte e chi sta con Grillo. Con un occhio a quello che faranno i dirigenti più in vista del Movimento: "Smentiamo i retroscena, le fantasiose ricostruzioni e le presunte prese di posizione del ministro Di Maio che rimbalzano su agenzie e giornali in queste ore" mette le mani avanti Luigi Di Maio.

(Unioneonline/D)

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LA REPLICA DI CONTE:

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