Governo, la previsione di Verdini: "Lega e destra insieme, premier una figura terza"
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Un centrodestra a guida Salvini che raggiunge un accordo con Di Maio, i due leader che si fanno da parte e raggiungono un compromesso per lasciare il timone del governo a una terza figura.
Questo il quadro tracciato da Denis Verdini, leader di Ala, politico di lungo corso, berlusconiano prestato a Renzi e grande teorico del Patto del Nazareno.
In un'intervista radiofonica il politico toscano ha detto che per governare occorre "sporcarsi le mani" e raggiungere compromessi.
"Teoricamente - ha aggiunto riferendosi al ruolo molto defilato assunto in questa fase dal Pd - tutti possono rientrare in gioco. Ma quel che è accaduto sui presidenti delle Camere mi pare abbia avviato un ragionamento tra il centrodestra, guidato da Salvini, e il M5S. Penso che saranno loro a fare il governo".
Per portare avanti la legislatura, continua Verdini, "dato che a nessuno dei parlamentari eletti piacerebbe tornare a votare dopo due o tre mesi", occorre "abbandonare i punti di principio, superare quell'atteggiamento che si ha quando si sta all'opposizione, quando si dice no e basta".
È chiaro, osserva l'ex berlusconiano, "che Di Maio non vuole fare il secondo a Salvini e viceversa, quindi tutti e due dovranno fare un passo indietro".
Poi la previsione: "Ci vorrà del tempo, assisteremo alla sceneggiata dei no ma prima dell'estate penso che avremo un governo sostenuto da centrodestra e M5S: tuttavia non credo che durerà tutta la legislatura".
Quindi, parlando del centrodestra, pur essendo chiaro che ora è a guida leghista, Verdini ammonisce: "Guai a sottovalutare Berlusconi, è sempre sbagliato". E su Renzi: "Paga la rottura del Patto del Nazareno, ma in politica non si finisce mai. Berlusconi docet".
(Unioneonline/L)